Ospedale, Ruggeri (M5S): “Ricci pronto a dare la linea, il centrodestra non caschi in trappola”

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PESARO – “Dopo settimane di silenzio, ecco Ricci, sindaco di Pesaro, a dettare le condizioni alla giunta regionale in vista della realizzazione del nuovo ospedale”. Così Marta Ruggeri, capogruppo in Regione del M5S dopo la conferenza stampa del sindaco di Pesaro. “A parte l’arroganza a cui siamo abituati, quello che stupisce è la narrazione piana zeppa di astrusità che distorce i fatti”.
Punto per punto, Ruggeri, da sempre attenta al tema sanitario, confuta quanto affermato dal sindaco di Pesaro: “La scelta di Muraglia non è stata fatta, come dichiarato davanti ai microfoni da Matteo Ricci, dai sindaci di Area vasta, i quali si sono invece espressi solo perché l’ospedale fosse realizzato in area pubblica, escludendo quindi Fosso Sejore. È “merito” dell’algoritmo di Ceriscioli, già ampiamente contestato, se la scelta è ricaduta in modo preordinato su una zona, Muraglia, in precedenza scartata per i problemi idrogeologici documentati nello studio di fattibilità dell’ospedale unico redatto proprio dall’azienda Marche Nord”.
Per Case Bruciate servirebbe una variante urbanistica che impiegherebbe almeno due anni, come ha detto il sindaco di Pesaro? “Niente di più esagerato – rileva Marta Ruggeri -. La normativa prescrive che per una variante tra le due delibere necessarie del consiglio comunale intercorrano 6 mesi. E lo stesso masterplan redatto dall’assessore regionale Baldelli parla di tempi di costruzione del nuovo ospedale equivalenti nei due siti, nonostante la necessità di una variante per Case Bruciate, a causa delle notevoli criticità di Muraglia, dove si dovrebbero anche demolire strutture che corrispondono a servizi attivi”.
Marche Nord non si tocca per il sindaco? “A parte che il decreto ministeriale 70/2015 ammette l’azienda ospedaliera solamente per il secondo livello delle specialità – osserva la capogruppo regionale del M5S -, mentre il nuovo ospedale di Pesaro sarà di primo livello, visto che Marche Nord è stata creata per la realizzazione dell’ospedale unico, ben venga un serio dibattito sul suo futuro, partendo dalla necessità di un ripensamento che possa intercettare le nuove esigenze di organizzazione sanitaria rivelate anche dalla pandemia”.
Ruggeri conclude: “Ciò che mi turba di più è l’idea che Ricci dica che è indispensabile ora accelerare, partendo domani mattina con la realizzazione di un ospedale di cui il Pd è riuscito solo a parlare per venti anni, azzerando, depotenziando, riconvertendo le strutture provinciali, avendo come unica finalità quella di mantenere tutto come prima della sua disfatta elettorale nelle Marche. Non è difficile capire come la conferma senza se e senza ma dell’azienda ospedaliera Marche Nord e la costruzione per moduli dell’ospedale di Muraglia celino il progetto di far rispuntare in futuro di nuovo l’ospedale unico a Pesaro, di oltre 600 posti letto, che porti ad avere solamente cronicari o poliambulatori a Fano e nell’entroterra, come sarebbe stato per il Santa Croce con il protocollo firmato tra Regione e Comune di Fano ora cassato dal piano socio sanitario. Infine, risibile è il ruolo di garanzia che Ricci ostenta ora verso l’ospedale di Fano, chiedendo risorse per la sua riqualificazione e fingendo di non sapere che nel masterplan dell’edilizia sanitaria della Regione ci sono 12 milioni di euro di investimenti per l’adeguamento sismico del Santa Croce.
Mi auguro che il centrodestra non caschi in trappola e che il presidente Acquaroli e gli assessori mantengano il punto tenendo fede agli impegni presi con i marchigiani, invertendo decisamente e concretamente l’indirizzo nella gestione sanitaria regionale a favore dei bisogni di salute di tutti i cittadini”.

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