FANO – Città multiculturale, innovazione tecnologica, partecipazione e tecnologie, riqualificazione e rigenerazione urbana, adeguamento antisismico degli edifici pubblici, orari della città. Sono alcuni dei temi più cari ai fanesi che questa mattina, sabato 4 marzo, dalle 9, hanno partecipato a “Foro Urbano” l’Open Space Technology promosso dal Comune nell’ambito del Piano strategico della città. L’appuntamento ha rappresentato la tappa più coinvolgente e partecipativa del processo di realizzazione di #ORIZZONTEFANO che traccerà le linee guida dell’Amministrazione attuale, e delle successive, da qui al 2030.
Una mattinata “storica” per il territorio. Sono stati oltre 150 i cittadini che (puntuali alle ore 9) si sono presentati all’ex chiesa di Sant’Arcangelo per la registrazione e per ricevere l’attestato di partecipazione, un badge adesivo che è diventato il simbolo di una mattinata in cui “è stato bello partecipare, scambiare e proporre idee, confrontarsi”.
Presente una moltitudine variegata di fanesi: disoccupati, studenti, pensionati, dipendenti pubblici, ingegneri, commercialisti, insegnanti, architetti – età media 50 anni – sostenuti, durante le riunioni tematiche, da 6 “facilitatori” di Avanzi – Sostenibilità per Azioni (Claudio Calvaresi, Carolina Pacchi, Matteo Zulianello, Gloria Vitali, Valentina Giannotti) e dai 6 facilitatori del Comune di Fano (Marco Ferri, Pia Miccoli, Andrea Cagnazzo, Emanuela Giovannelli, Fabiola Tonelli, Anna Rita Montagna, Patrizia Giangolini) che, dopo il corso di formazione hanno potuto “regolamentare” il dibattito verso una concreta proposta finale.
La mattinata è iniziata, subito dopo la registrazione degli iscritti, con il video-messaggio di saluto che il sindaco Massimo Seri, attualmente negli States, ha dedicato ai presenti: “In questo momento sono a Chattanooga (Tennessee, USA) per un progetto che riguarda la nostra città. Volevo auguravi buon lavoro per questa occasione straordinaria. Fano ha fatto una scelta rivoluzionaria: per affrontare le scelte del futuro adotterà un Piano strategico capace di guardare al medio-lungo periodo, di avere un orizzonte al 2030. Lo vogliamo fare in modo partecipato, raggruppando le intelligenze e competenze che questo territorio esprime. Se avremo la capacità e ci crederemo fino in fondo – tutti, a cominciare dagli amministratori – potremo ottenere un buon risultato che dovremo avere la capacità di tradurre in azioni concrete. Sono convinto che riusciremo ad adottare un piano strategico forte, che potrà fare la differenza e che renderà Fano protagonista nei prossimi anni. Ci risentiamo al mio ritorno per fare una sintesi e per seguire gli step che ci porteranno al progetto finale. Grazie per le vostre idee, la vostra disponibilità. Grazie per portare la vostra passione e l’amore per la città”.
A seguire è stato l’intervento dell’assessore all’Urbanistica Marco Paolini che ha sottolineato che “con Foro Urbano si dà inizio a una riflessione verso un orizzonte comune che richiede una condivisione di scelte, responsabilità e proposte. Il Piano strategico della città dovrà anticipare i possibili scenari di rischio futuri e trovare le soluzioni per evitarli o trasformarli in opportunità. Buon lavoro a tutti”.
La giornata è poi proseguita con la suggestione “Come vorresti la Fano del 2030?” lanciata ai presenti dal coordinatore Claudio Calvaresi dell’agenzia Avanzi. E le risposte sono piovute, senza sforzo, sul tabellone allestito al Sant’Arcangelo che in circa mezz’ora si è riempito di decine di argomenti poi raggruppati in temi affrontati in due diverse sessioni di lavoro. Stabiliti gli argomenti i fanesi hanno potuto decidere a che gruppo partecipare.
Le “squadre” si sono quindi riuniti nelle 12 sale allestite all’interno della “Memo”. Ad accoglierle è stata la “mappa di Foro Urbano” con indicati i numeri corrispondenti alle varie stanze e i temi in discussione.
La prima sessione di lavoro ha affrontato i seguenti temi: riqualificazione e rigenerazione urbana; rilettura e valorizzazione territorio; adeguamento antisismico degli edifici pubblici; infrastrutture; lavoro, nuove attività e futuro della zona industriale di Bellocchi; creatività e Città dei Bambini; sanità; recupero dell’ex caserma Paolini; orari della città; mobilità.
La seconda sessione di “lavoro” che si è svolta dopo un coffee break ha invece riguardato: le fragilità sociali; nascita/matrimonio/morte; città multiculturale; spazi attività giovani; servizi 0-6 anni; riqualificazione del Pincio; innovazione tecnologica; zona mare e turismo; promozione dell’arte; trasparenza, partecipazione e tecnologie; riqualificazione colonia Mater Ponte Sasso.
“Foro Urbano – ha detto Claudio Calvaresi, di Avanzi – è riuscito a mettere in luce diverse proposte. L’obiettivo è ora trasformare le più ‘mature’, le più promettenti, in progetti, in cantieri progettuali. Dai presenti è emersa, in generale, una forte consapevolezza del valore della città e la disponibilità a dare il proprio contributo a renderla migliore. Tra i risultati della mattinata sottolineo inoltre il consolidamento dei rapporti: ho visto uno scambio di mail, contatti ed energie tra i presenti. Foro Urbano è riuscito a consolidare rapporti esistenti e ad crearne di nuovi”.
Gli instant report, in cui sono state verbalizzate le sintesi delle discussioni, consegnate sotto forma di un “libro istantaneo” sono visualizzabili all’interno del sito www.orizzontefano.it dalle 18 di oggi.
Nei prossimi mesi altri momenti di condivisione cercheranno di sviluppare le tematiche e le proposte emerse nel corso dell’Ost “Foro Urbano” per realizzare il Piano Strategico #ORIZZONTEFANO.