URBINO – Si è conclusa ieri, 3 aprile 2014, con esecuzione di quattro ordinanze cautelari, l’indagine “WHISKI E COCA(INA)” condotta dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Urbino guidati dal Comandante Giuseppe Paolillo, che ha smantellato un traffico di stupefacenti radicato nel Montefeltro. I Carabinieri del Nucleo Operativo dopo circa 5 mesi di indagini coordinate dal Sost. Procuratore della Repubblica Simonetta Catani hanno eseguito i provvedimenti cautelari di cui uno in carcere, un altro agli arresti domiciliari e i restanti due riguardanti l’obbligo di presentazione alla P.G. emessi dal GIP del Tribunale di Urbino, Vito Savino.
Le porte del carcere si sono aperte per Lidia Venturini, 44enne sanmarinese – già nota alla Gendarmeria del Titano essendo stata arrestata per spaccio di cocaina nel suo paese- risultata essere la fornitrice di un campano Domenico Faticati di 44 anni, soprannominato “MIMMO”da tempo residente a Macerata Feltria – finito invece ai domiciliari- ma fabbro-saldatore a San Marino ( da qui quindi il collegamento tra i due) che si occupava invece dello smercio della droga in Italia direttamente oppure utilizzando una coppia italiana residente a Casinina di Auditore, S.I. e F.B.. Ingegnoso il piano operativo messo a punto dai quattro: la sanmarinese fissava gli incontri con il suo “rappresentante” in Italia in frazioni isolate proprio a ridosso del confine per limitare e ridurre al minimo i rischi.
La droga veniva poi dal campano subito depositata dallo stesso a casa della coppia ritenuta al di sopra di ogni sospetto, coppia che aveva il duplice compito di custodirla e di venderla al dettaglio sfruttando la professione della donna, barista in un Pub della zona che aveva quindi evidentemente l’abitudine di preparare bevande energetiche per i clienti più affezionati e intimi ( da qui evidentemente il nome di tutta l’indagine “Whiski e Coca(ina)) nascondendo la cocaina tra le bottiglie.
Questa strategia non ha però ingannato gli investigatori che hanno raccolto tutta una serie di elementi probatori che hanno convinto il GIP ad emettere le ordinanze cautelari. Ultimo notevole sforzo è stato poi quello di catturare la sanmarinese per assicurarla alla giustizia italiana. Per far ciò da una settimana i militari del Nucleo Operativo circumnavigavano ininterrottamente i confini dello stato Sammarinese in attesa che la donna sconfinasse. La loro costanza è stata premiata nel primo pomeriggio di ieri quando la straniera è stata intercettata mentre andava dal dentista in territorio italiano ( Rimini) con cui ha però dovuto rimandare a tempi migliori l’appuntamento essendo incappata nel fatale controllo. Da qui si è poi scatenato tutto il blitz con le rituali perquisizioni a carico anche degli altri indagati.
Quindi a finire in carcere e’ stata la Venturini, mentre agli arresti domiciliari Domenico Faticati e obbligo di firma per S.I. e F.B. I carabinieri che il quartetto operava nel territorio del Montefeltro dal 2012 a dicembre 2013, vendendo a terzi, soprattutto artigiani e industriali de luogo (Mercatale di Sassocorvaro-Macerata Feltria-Casinina di Auditore) circa un etto di polvere bianca al mese al prezzo di euro 100 al grammo Questa indagine rappresenta l’ennesimo colpo inferto al traffico di droga nel Montefeltro dalla Compagnia Carabinieri di Urbino.