FANO – “Operazione “Cartagine”. Desidero complimentarmi e ringraziare la Polizia di Stato del Commissariato di Fano per la professionalità dimostrata nelle indagini che hanno portato all’identificazione, all’arresto e alla custodia cautelare in carcere dei quattro cittadini tunisini che, nella notte dei primi di agosto scorso, hanno minacciato e aggredito un loro coetaneo di origine egiziana”.
“Come ho spesso ribadito, la videosorveglianza rappresenta uno strumento fondamentale per supportare le indagini quando i fatti sono già avvenuti. Le telecamere, gestite dalla Polizia Locale del Comune di Fano, hanno fornito immagini essenziali per ricostruire il quadro dell’accaduto e consentire alle Forze dell’Ordine di fare chiarezza sull’episodio”.
“Tuttavia, non può passare inosservato il contesto che ha portato a questa vicenda. Secondo quanto riportato dagli organi di stampa, l’aggressione sarebbe legata a un regolamento di conti tra bande che controllano lo spaccio di stupefacenti nel centro storico. Questo aspetto è particolarmente grave e preoccupante: Fano, un tempo città tranquilla e vivibile, rischia di trasformarsi in un territorio dove la criminalità organizzata può radicarsi, a meno che non si intervenga con fermezza e nel miglior modo possibile”.
“Le operazioni antidroga condotte dalle Forze dell’Ordine a Fano sono state diverse e alcune di grande rilievo come ad esempio l’arresto di personaggi albanesi e il sequestro di un chilogrammo di cocaina a ottobre. Tutte sono di fondamentale importanza, perché la diffusione di sostanze stupefacenti rappresenta un veleno che mina il futuro dei nostri giovani. È quindi urgente agire con determinazione per contrastare questa piaga”.
“Purtroppo, la percezione della sicurezza in città è cambiata. La presenza di individui sospetti, più volte segnalati per spaccio, ubriachezza e comportamenti molesti, rende alcuni luoghi – come la Rocca Malatestiana, Piazza Amiani o il Pincio – poco sicuri per i cittadini. Nonostante la presenza delle telecamere, sembra opportuno verificarne il corretto funzionamento e utilizzare al meglio i dati che esse possono fornire”.
“Ribadisco che la videosorveglianza è un supporto prezioso, ma non può sostituire la presenza sul territorio degli uomini e delle donne in divisa. Per questo, sarebbe auspicabile un maggiore impegno anche dell’Amministrazione comunale nel favorire il coordinamento tra la Polizia Locale e le altre Forze dell’Ordine per garantire un controllo più capillare e un’efficace attività di prevenzione”.
“È inoltre fondamentale promuovere iniziative di dialogo e informazione rivolte ai giovani, sensibilizzandoli sui pericoli legati all’uso di sostanze stupefacenti. Coinvolgere i cittadini attraverso i consigli di quartiere potrebbe rappresentare una strategia efficace per diffondere la cultura della sicurezza e favorire una maggiore collaborazione con le Forze di Polizia”.
“La sicurezza della nostra città è un bene prezioso che va preservato con il contributo di tutti: istituzioni, cittadini e Forze dell’Ordine”.
Stefano Pollegioni Nuova Fano