PESARO – “Riguardo l’efferato omicidio del 17enne di Sant’Angelo in Vado su Facebook ma non solo c’è il “soccorso rosso” che tende come sempre a non colpevolizzare gli extracomunitari come tali. Si corre a dire frettolosamente che non conta la provenienza e che un omicidio non ha connotazioni identitarie. Anzi si accusa e minaccia me nella mia pagina di FB e tutti quelli di destra di non strumentalizzare questo (ennesimo) fatto di sangue a proprio vantaggio elettorale. Invece quello che purtroppo salta agli occhi e ci fa rabbrividire anche come genitori è il fatto che per futili motivi fra ragazzini si possa arrivare a tanto e in maniera premeditata togliere una giovane vita. Sta qui la differenza che ci distingue dagli extracomunitari sopratutto Albanesi e Rumeni. E’ inutile chiudere gli occhi, alcuni si integrano altri non ci pensano affatto. Non si trova un fatto così atroce nella mostra provincia, forse nemmeno ai tempi dei briganti quindi più di 200 anni fa. I peggiori dei nostri figli magari commettono atti di bullismo ma sono stati educati fin troppo sul tema del rispetto della vita altrui e nessuno si è mai spinto per una stupidaggine a comportamenti del genere. La differenza c’è eccome, questo gesto rappresenta la vendetta, il lavaggio con il sangue di una presunta onta subita, retaggio di una cultura barbara che ancora purtroppo esiste in certi paesi. Ditemi voi se non è così ed è per questo che se non si è lucidi nell’affrontare in modo serio ed urgente questa immissione di barbarie si creeranno altre barbarie ed a rimetterci saranno sempre i nostri che in fondo sono bravi ragazzi!”.
Roberto Zaffini
ex consigliere regionale