PESARO – Tensione e grida contro gli imputati stamani a Pesaro in apertura dell’udienza preliminare per l’omicidio di Andrea Ferri, il titolare di un distributore di carburante ucciso il 3 giugno 2013 con sette colpi di pistola. Del delitto sono accusati Donald Sabanov, macedone di 25 anni, dipendente e amico di Ferri, e Karim Bari, 24 anni marocchino. Il primo è ritenuto l’esecutore materiale dell’assassinio, maturato per poter rubare la chiave della cassaforte del distributore, il secondo è imputato dell’omicidio e del successivo furto nel distributore, che fruttò ai due un bottino di 17 mila euro. I dipendenti di Ferri hanno urlato invettive all’indirizzo dei due imputati all’arrivo in Tribunale, mentre la madre di Karim Bari gridava: “figlio mio sei innocente”, venendo insultata anche lei dai dipendenti della vittima. Si tratta di un gruppo nutrito di operai con le loro mogli e i figli:
indossano tutti una maglietta con la scritta ‘Andrea’. In aula sono presenti la vedova, la figlia maggiorenne, e il fratello di Ferri, rappresentati dall’avvocato di parte civile Marilù Pizza. Sabanov è difeso dall’avv. Felice Franchi, Bari dagli avv. Airaudo e Benini. Il gup è Maurizio Di Palma, il pm Monica Garulli, entrambi già protagonisti del processo per il lancio dell’acido contro Lucia Annibali.
ORE 13.00 – E’ stata rinviata al 12 maggio prossimo l’udienza preliminare a carico dei due indagati per l’omicidio di Andrea Ferri: Donald Sabanov, macedone di 25 anni, dipendente della vittima, e Karim Bari, 24 anni, marocchino. Il rinvio è stato deciso dopo che l’avv. Felice Franchi, difensore di Sabanov, ha presentato due eccezioni: nella prima chiede di spostare il processo altrove, perché a Pesaro non ci sarebbe la serenità necessaria ad affrontare il giudizio, nella seconda sollecita il giudice a valutare alcuni atti depositati il 28 aprile scorso.