Nuovo casellino Fano Nord bocciato al Tar: Seri sollecita la Regione perché si attivi con Società Autostrade e Ministero delle Infrastrutture

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FANO – Il sindaco di Fano Massimo Seri, a seguito della bocciatura al Tar della realizzazione del nuovo casellino Fano Nord così come progettato da società autostrade, ha sollecitato la Regione Marche perché si attivi nei confronti di Società Autostrade e del Ministero delle Infrastrutture per garantire e concludere la realizzazione dell’importante svincolo.

“Con le conferenze dei Servizi – dichiara il sindaco di Fano Massimo Seri – relative al progetto di adeguamento alla 3^ corsia nel tratto Cattolica – Fano, si è deciso oltre alla realizzazione della nuova bretella sud e la ricucitura tra via Campanella con via Flaminia, anche il nuovo svincolo Fano Nord con relativo collegamento alla viabilità ordinaria. Nonostante questo, nell’ambito della procedura di V.I.A. il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha espresso parere contrario alla realizzazione del Nuovo Fano nord così come progettato da ASPI (Autostrade per l’Italia S.p.A.) ed approvato dal Comune di Fano. Neanche il nostro ricorso al Tar è stato sufficiente per cambiare la situazione. Nonostante ciò, la mancata realizzazione del nuovo caselli per il Comune di Fano costituisce la non ottemperanza delle prescrizioni in palese violazione degli esiti delle Conferenze di Servizi e degli atti autorizzativi legati all’ampliamento alla 3^ corsia della A14”.

“Inoltre – continua il primo cittadino – la proposta di realizzazione del nuovo casello di Pesaro sud unitamente alla realizzazione del nuovo casello di Fano in località Fenile, comporta miglioramenti della viabilità di collegamento tra le due città e, attraverso l’uso delle opere compensative già realizzate, tra le vallate del Foglia e del Metauro. La realizzazione dello svincolo, rappresenta la più semplice ed eco sostenibile infrastruttura di scambio tra la seconda e la terza città delle Marche anche sotto tutte le altre principali componenti interessate (matrice economica, ambientale, temporale, sociale…). La mancata realizzazione costituisce invece un danno non solo alla Città di Fano, ma anche a tutto il territorio provinciale ed è, come citato sopra, in palese violazione alle prescrizioni operate da questa Amministrazione così come recepito, condiviso e riportato nella deliberazione della Regione Marche (D.g.r. 735 del 2006) finalizzata all’intesa Stato Regione per garantire il rispetto della CONFORMITÀ’ degli atti autorizzativi legati all’ampliamento alla 3^ corsia dell’A14”.

“Pertanto – conclude il primo cittadino – come abbiamo fatto con la precedente amministrazione regionale, invitiamo la nuova giunta ad attivarsi verso gli enti preposti sollecitandoli a concludere la fase di progettazione e realizzazione del un nuovo svincolo di Fano da realizzarsi con modalità “alternative” rispetto a quello inizialmente progettate ma non autorizzate. Chiediamo che la regione in continuità, richieda a soc. Autostrade per l’Italia, nonché al Ministero delle Infrastrutture, di garantire la verifica di ottemperanza delle prescrizioni non tecniche inerenti l’approvazione del progetto di ampliamento alla terza corsia dell’A14 con la realizzazione dello svincolo citato”.

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