FANO – Nel pomeriggio del 7 luglio scorso personale della Polizia di Stato, in servizio presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Fano, impegnato in servizi straordinari di controllo del territorio, interveniva in una via centrale a seguito della segnalazione al 113, effettata da una residente, relativa alla presenza di un uomo intento a masturbarsi all’aperto del proprio giardino. In particolare verso le ore 15 una donna, mentre si trovava nel suo appartamento veniva allertata dai richiami dei suoi nipotini di anni 12 e 8 anni e di un amichetto di questi ultimi, anch’esso di 8 anni, che dal terrazzo che si affaccia sul giardino dell’appartamento al piano terra, avevano visto un uomo nudo intento a toccarsi nelle parti intime. Gli operatori di Polizia, intervenuti a breve, identificavano l’uomo, un 55enne insegnante della provincia di Pavia, a Fano per trascorrervi le ferie estive in un appartamento preso in affitto, ubicato al piano terra della stessa palazzina. Il soggetto in questione veniva quindi denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per il reato di atti osceni luogo pubblico.
Sempre il personale della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di P.S. di Fano ha tratto in arresto una cittadina polacca, di anni 42, residente in quel centro, addetta alle pulizie, per reati di resistenza, oltraggio, minaccia e lesioni a Pubblico Ufficiale. In particolare nella serata del 9 luglio scorso gli Agenti del Commissariato intervenivano presso un supermercato per una lite in corso fra un’addetta alle pulizie, una signora di origini polacche ed il suo titolare. Giunti sul posto gli Agenti appuravano che la donna, presentatasi al lavoro in stato di alterazione alcolica e recando con se la figlioletta di anni 4, alle osservazioni del suo titolare, aveva iniziato un’animata discussione. La predetta, che nella circostanza appariva in forte stato di agitazione, al tentativo dei Poliziotti di calmarla, rispondeva insultandoli e minacciandoli pesantemente, nonchè aggredendoli con calci e pugni, perseverando nel suo comportamento violento anche una volta condotta in Commissariato. In tale contesto un Agente riportava lividi e contusioni al viso e ad una gamba. La donna veniva tratta in arresto. L’arresto veniva convalidato nella giornata successiva dall’Autorità Giudiziaria che contestualmente disponeva la liberazione della donna, in attesa del processo.