“Non posso più vivere al chiuso”, processo al terremotato difeso “dalle Iene”.

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Enzo Rendina è l'ultmo terremotato a lasciare Pescara del Tronto

Ascoli Piceno- Non era presente in aula ad Ascoli Piceno Enzo Rendina, il terremotato arrestato dai carabinieri il 30 gennaio scorso nel campo base dei vigili del fuoco a Pescara del Tronto, perché non voleva lasciare il suo paese distrutto, intralciando di fatto le operazioni post sisma.
Rendina viene processato per direttissima per interruzione di pubblico servizio, anche se a farlo finire in cella per due notti è stata l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Il 30 gennaio i carabinieri avevano cercato di convincerlo a trasferirsi in un albergo. All’ennesimo rifiuto, i militari tentarono di portar via Rendina fisicamente, ma lui cercò di divincolarsi. L’accusa ha presentato come testimoni due carabinieri e due vigili del fuoco. La difesa anche il giornalista delle Iene Nicola Barraco che si è occupato della vicenda. Il processo riprenderà il 5 giugno. ”Non posso più vivere al chiuso” aveva detto Rendina, che poi ha comunque accettato il trasferimento in hotel.

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