Monte Porzio, assalto con esplosivo al bancomat

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FANO – Tre colpi in una sola notte, in una sorta di tour del crimine. Bilancio: due colpi andati a vuoto e uno messo a segno con un bottino di circa 40mila euro. Il primo bancomat preso di mira è stato quello della Bcc di Calcinelli dove però il piano è fallito grazie al passaggio di una guardia giurata. E’ accaduto poco prima delle 3.00 in piazza Pio Franchi de’ Cavalieri. Una banda di malviventi composta da quattro persone con volto coperto, aveva appena posizionato un pacco esplosivo nell’Atm che eroga le banconote e con la tecnica della marmotta, che prevede l’utilizzo di polvere pirica e di un innesco elettronico fatto brillare con un radiocomando, era pronto per saltare in aria. Ma l’arrivo della guardia li ha messi in fuga. Sono fuggiti a bordo di un’Audi A3 di colore grigio. Pochi minuti dopo è arrivata anche una pattuglia dei Carabinieri di Saltara per mettere in sicurezza l’area ed evitare che qualcuno si avvicinasse al pacco esplosivo. Pacco che è stato prelevato da un artificiere antisabotaggio del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Ancona.

Poco più tardi, alle 3.02 la stessa banda è entrata in azione a Cerasa di San Costanzo, in via Veneto al civico 11 dove ha tentato di forzare il bocchettone e l’estrattore di uno sportello del Gruppo Bancario Valtellinese, ex Carifano. Anche in questo caso però l’azione criminale è stata interrotta da alcuni passanti che li ha messi in fuga. L’ultima tappa, probabilmente la stessa banda, l’ha compiuta a Monte Porzio, alle 3.10, colpendo l’Agenzia di via Cante di Montevecchio, 40 dello stesso gruppo bancario. Dopo aver oscurato le videocamere di sorveglianza, con un altro pacco esplosivo e la tecnica marmotta, i ladri hanno fatto saltare lo sportello bancomat riuscendo a prelevare i soldi al suo interno, circa 40mila euro. Sul posto i carabinieri di Marotta e Monte Porzio e il personale specializzato dei reparti operativi di Pesaro e Fano che ha eseguito i rilievi scientifici.

Da notare che le tre zone in cui hanno agito i malviventi, Calcinelli, Cerasa e Monte Porzio, non sono coperte da videosorveglianza urbana a differenza di Fano, Pergola e Fossombrone dove, invece, sono state installate le telecamere che stanno facendo da deterrente e sono d’aiuto alle forze dell’ordine in caso di azioni illegali.

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