Matteo Ricci su elezioni regionali: “Al lavoro per ridare una speranza alle Marche”

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MARCHE – “Le elezioni nelle Marche non saranno semplici elezioni regionali, perché in un’Europa e in un’Italia che vanno verso destra, possono diventare un momento storico di ripartenza dei valori progressisti e democratici”. Così l’europarlamentare PD Matteo Ricci, all’evento “Al lavoro per l’alternativa” organizzato dal partito democratico delle Marche.

“Il Presidente, Sergio Mattarella, ha detto che l’Italia deve scegliere se essere protagonista o vassalla, i marchigiani invece devono scegliere se essere servi della gleba che prendono ordini da Roma oppure protagonisti di una rinascita economica e democratica – afferma Ricci – questo governo regionale ha piegato la nostra regione e noi dobbiamo rimetterla in piedi, abbiamo il dovere di sconfiggere la mediocrità e l’arroganza di questa destra che ha radici antiche, di combattere la visione provincialista che ci rende sempre più piccoli quando invece possiamo diventare grandi, perché siamo la regione che ha esportato il genio e la bellezza nel mondo”.

L’europarlamentare parla di “dare una nuova speranza alle Marche” attraverso “un grande lavoro sulla bellezza e la cultura, affinché si abbia un’immagine nuova nel mondo” sostenendo che “il primo promoter della regione dovrebbe essere il suo presidente, ma il nostro è afono e non lo conosce nessuno”.

“Quando vado in giro per l’Europa per rappresentare le Marche sono infastidito e preoccupato perché devo spiegare dove si trova la nostra regione – afferma Ricci – così come mi preoccupa la posizione da vassalli che l’Italia ha assunto nei confronti degli Stati Uniti e dei dazi che indeboliscono l’Europa, aumentano l’inflazione, penalizzano le aziende marchigiane che vivono di export e soprattutto indeboliscono il potere di acquisto di chi già oggi fatica ad arrivare a fine mese – aggiunge – dicevano di togliere le accise e invece siamo davanti all’ennesimo aumento dei prezzi dell’energia”.

Ricci poi avanza alcune proposte a partire da quelle riguardanti le aree interne, proponendo di “rendere gratuito il trasporto pubblico per gli studenti di quelle aree e dare almeno 30 mila euro alle giovani coppie per abitarci, anziché dare 12 milioni ad Atim per far lavorare delle aziende di Roma” affermando che “passeremo da parole ai fatti, così come proporremo soluzioni su turismo, economia e infrastrutture”.

L’europarlamentare replica poi a Ciccioli: “Ha detto che nelle Marche si dovrebbe parlare di un miracolo, ma non so che film ha visto” sostenendo che “la prossima volta dovrà andare a Lourdes per chiedere un miracolo che li tenga ancora attaccati al potere”.

Infine lancia un appello a tutti i presenti e al centrosinistra: “Non è una campagna come le altre, dobbiamo cambiare mentalità, da oggi siamo in assetto da combattimento per portare una proposta progressista alle Marche”.

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