Massimo Seri: realizzerò il parco all’ex campo d’aviazione

0
1851

FANO – Se ad ogni parola, ad ogni promessa spesa per il Parco avesse corrisposto una reale intenzione di realizzarlo, oggi si potrebbe fruire di una bella area verde tutti i giorni e non solo il 2 giugno, data in cui ogni anno grazie all’impegno e alla generosità del Comitato Bartolagi e delle altre associazioni di volontariato, la comunità si appropria festosamente di uno spazio che le sarebbe dovuto. Non è quindi una promessa, ma un impegno serio e fattibile quello che voglio prendere con i miei concittadini: la realizzazione del Parco, per la sua valenza sociale, ambientale e turistica, sarà un’assoluta priorità del mio mandato amministrativo.

Un Parco poliedrico dove incontrarsi, passeggiare, fare attività fisica o rilassarsi, dove ci siano spazi dedicati agli animali da affezione e animazione ludica e culturale, che sia il crocevia di una rete ciclabile e naturalistica atta a ricucire il territorio oltre che i rapporti tra le persone. In quest’idea di Parco non può ovviamente avere spazio la strada attualmente prevista dal Piano Regolatore Generale, quella giustamente denominata “ammazzaparco” in quanto non solo sottrarrebbe il sedime dove verrebbe realizzata, ma determinerebbe anche una serie di effetti collaterali incompatibili con la vocazione del verde pubblico: rumore, pericolo, inquinamento e frammentazione dell’area.

Non sarebbe serio nasconderci le difficoltà che si frappongono tra il nostro sogno di Parco e la sua realizzazione, prima fra tutte il fatto che la proprietà dell’area è in gran parte del Demanio e che il Comune fino ad oggi non ha saputo né voluto acquisirla. Abbiamo intenzione di ottenerla, grazie anche alle buone relazioni con il Governo centrale dei partiti che compongono la coalizione che sostiene la mia candidatura a Sindaco.

Fattivamente, verrà istituita presso il Comune una task force, con l’incarico di trasformare in realtà l’idea di Parco delineata dalla progettazione partecipata a cui hanno lavorato con competenza e serietà le associazioni cittadine, purtroppo senza che fossero coinvolti gli uffici comunali che poi materialmente dovrebbero dar forma a questa idea. Ricomporre il mosaico delle necessarie competenze politiche, amministrative e tecniche con il supporto dei cittadini portatori di interessi pubblici, significa iniziare con il passo giusto il percorso che ci condurrà all’agognato Parco, iniziando a realizzarlo per quanto possibile dalle aree che sono già di proprietà comunale, secondo i criteri stabiliti nella visione d’insieme dell’area.
Avere sogni è giusto e legittimo, vendere sogni è scorretto e disonesto.
Massimo Seri

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here