“Il mio impegno nella campagna elettorale che sta per concludersi è iniziato con una precisa visione della città che vorrei. Perché una visione, e la progettazione necessaria a realizzarla, è proprio ciò che è mancato all’attuale amministrazione” il candidato a Sindaco Massimo Seri parte dall’analisi della situazione odierna e dal sogno che ha per la Fano del futuro.
Fano è in uno stato di abbandono, una città che vive un’evidente crisi economica e valoriale. Fa male a molti vederla così, a chi vorrebbe amministrarla con competenze e progetti per farlo, ai cittadini che meriterebbero sicuramente una città migliore. Siamo alla vigilia di un momento importante: abbiamo davanti dieci anni per creare la Fano che vogliamo, una città più giusta, più sana e più curata. Per realizzare l’immagine che ho in mente è necessario programmare, mettere in atto con costanza progetti chiari ed efficienti. Non servono stravolgimenti o rivoluzioni, solo buon senso, concretezza e professionalità.
La prima vera esigenza della città è, come in altre parti d’Italia, quella del lavoro. Un tema enorme e di competenza governativa ma per il quale anche il primo cittadino deve impegnarsi, appoggiando e non ostacolando chi può far qualcosa per la ripresa e la crescita del nostro territorio. Le nuove opportunità di lavoro sono strettamente collegate al tema del turismo, del welfare e dell’innovazione tecnologica. Sarà necessario quindi accompagnare gli sviluppo in questi settori con interventi concreti e costanti. E’ importante coinvolgere nel processo i cittadini e gli operatori: il futuro della nostra città sarà realizzato grazie ad un percorso partecipato e condiviso con tutti.
Fano più giusta. E’ urgente la convocazione degli stati generali del welfare. E’ il primo punto perché la persona e il suo benessere sono al centro del nostro programma. Partiremo dall’analisi delle attuali esigenze per individuare azioni condivise e mirate al miglioramento della situazione sociale. Fano deve diventare una città accogliente e solidale, dove i cittadini vedranno rispettati i propri diritti.
Fano in Europa. E’ necessaria fin da subito studiare la programmazione dei fondi europei 2014 -2020. Troppi treni sono stati persi e un ufficio dedicato all’Europa non è più un intervento sufficiente: quello delle risorse e dei bandi europei deve essere un tema recepito da ogni settore dell’amministrazione pubblica. Fano diventerà una città competente e preparata, pronta a cogliere le occasioni offerte dall’Europa.
Fano città delle associazioni. Abbiamo il dovere di valorizzare il lavoro della associazioni coinvolgendole nella gestione gli spazi pubblici. Istituiamo un “giorno del ringraziamento” dedicato a loro. Fano nel 2024 sarà una città in cui i cittadini si sentiranno parte di un’unica comunità.
Fano meta turistica. Programmare e condividere gli eventi per realizzare un cartellone consolidato, questo ci aiuterà a posizionarci nel mercato turistico con un marchio preciso e inconfondibile. Continuiamo gli scavi: abbiamo la possibilità di dar vita a “Fano città vitruviana”, un’occasione che può portare Fano al centro dell’attenzione mondiale. Se avrà puntato sulle proprie peculiarità e le avrà promosse bene la città nel 2024 sarà in grado di vincere importanti scommesse.
Una città più sicura e curata E’ necessario programmare costanti interventi di manutenzione e non agire solo sulle urgenze. Lavorare sulla pedonalizzazione del centro storico in modo graduale. Curare le periferie, dare vita agli spazi pubblici. Fano sarà una città che avrà cura di se stessa.
Fano più verde. Lavoriamo per il parco cittadini e perché in ogni quartiere sorga uno spazio verde e attrezzato.
Fano città dei bambini perché una città dove vivono bene i bambini (o i più deboli) vivono bene tutti. Torniamo a credere e ad investire in questa manifestazione.
Fano città policentrica. E’ il momento di un nuovo studio del territorio che parta dall’analisi approfondita delle esigenze che negli anni sono notevolmente cambiate. Daremo dignità e nuova attenzione alle periferie: nel 2024 ogni quartiere avrà un punto di ascolto attivo dei cittadini (sulla linea delle vecchie circoscrizioni, sempre in forma di volontariato), un centro proprio e spazi curati. Per eliminare il rischio di “quartieri dormitorio”.
Fano terza città delle Marche, davvero. Vogliamo una città che sappia dialogare, che riacquisti il suo peso politico, che partecipi ai tavoli decisionali. Fano nel 2024 sarà capofila economica, sociale e culturale della vallata del Metauro.
Il Comune senza sprechi al servizio dei cittadini. Il pubblico deve riacquistare la sua funzione di aiuto e non di ostacolo. Cominciamo eliminando gli sprechi. Subito.
“Sono piccoli impegni che portati avanti con costanza nel tempo potranno portare cambiamenti reali e importanti per tutti i cittadini” conclude Massimo Seri. “Non voglio dare illusioni: l’unica promessa che faccio è quella di un impegno preciso, attento ed efficiente. Quella che ho in mente è una città che si può davvero realizzare: è il momento di iniziare a lavorarci e a costruire insieme un futuro e una Fano migliore”.
Massimo Seri
Fare Città
Noi Città – Seri Sindaco
Partito Democratico
Sinistra Unita
Partito Socialista Italiano
La Fano dei Quartieri
Noi Giovani – Seri per Fano