FANO – Il Coordinamento Fano Unita, ringrazia tutta la popolazione di Torrette di Fano e di Pontesasso per essere intervenuta numerosa ai primi due incontri organizzati a Torrette e Pontessasso. Numerosi i temi affrontati nelle due serate, che hanno visto anche la partecipazione di rappresentanti dell’Amministrazione Fanese, non in veste ufficiale e politica ma semplicemente come persone tecnicamente informate su alcuni salienti aspetti amministrativi, legislativi e procedurali che hanno condotto alle prossime consultazioni referendarie. Ricordiamo a tutti, che il coordinamento Fano Unita è nato a Marotta da poco più di tre mesi per contrastare i sostenitori del referendum indetto per il prossimo 9 Marzo 2014 ed è spinto dalla consapevolezza di non avere, parimenti ai fautori del si, una attenzione e una guida da parte degli organi istituzionali coinvolti, neanche per divulgare le notizie del referendum e per informare i cittadini interessati, di eventuali nuove disposizione come per esempio lo spostamento del seggio elettorale di Pontesasso nella sezione di Torrette.
Ribadiamo quindi che il nostro coordinamento non ha alcun riferimento e sostegno politico a differenza del comitato del si dove la presenza fisica di esponenti dell’amministrazione locale e regionale è costante ed è stata sempre vicina lungo tutto l’iter legislativo; dalla raccolta delle firme, alla decisione della data, passando attraverso i vari ricorsi al TAR dell’Amministrazione fanese e del Comitato dei cittadini di Mondolfo, tra l’altro ancora pendenti. Proprio su questo ultimo tema si sono aperte le due assemblee in cui alcuni esponenti del gruppo hanno ribadito il quantomeno “strano” iter procedurale e legislativo che ha permesso al Comitato pro-Marotta Unita di ottenere la consultazione. Iter che è partito dal Consiglio Regionale il cui presidente, Vittoriano Solazzi, non ha mai nascosto il suo forte appoggio alla causa dei cosiddetti fautori di Marotta unita che in realtà si possono bensi definire “i secessionisti di Marotta”.
Infatti questo è un altro aspetto ampiamente trattato e sostenuto dai cittadini di Torrette e Pontesasso: “con questo referendum per come è stato strutturato non si unisce Marotta, non si conduce a nessuna unione ma di fatto è solo uno spostamento di un confine ,di una spaccatura dalla strada confinante con piazza Kennedy al centro di Pontesasso. Senza trascurare il fatto che nel tracciare il nuovo confine, gli architetti referendari si sono dimenticati completamente della zona industriale e artigianale di Marotta di San Costanzo. Non vi siete mai chiesti il motivo di questo? Tale nuova divisione apre scenari a dir poco preoccupanti: se metà della popolazione di Pontesasso diventa residente nel comune di Mondolfo potrà continuare ad usufruire di tutti i servizi che usufruiva fino l’altro ieri, in primis il diritto di precedenza ad iscrivere i propri figli nella nuova scuola che il Comune di Fano ha recentemente innaugurato; l’atra metà, il vicino di casa per intenderci, non godrà più di questo diritto in quanto cittadino non residente nel comune della scuola e quindi la sua richiesta automaticamente sarà subordinata a quella di tutti i residenti , vecchi e nuovi, del comune di Mondolfo.
Inoltre potrebbe accadere che i residenti di Mondolfo-centro, (cosi come quelli di piano Marina o Sterpettine), decidano di iscrivere i propri figli presso la nuova scuola di Marotta andando a saturare gran parte dei posti disponibili cosicchè le famiglie di Pontesasso e Torrette, in qualità di cittadini non residenti potrebbero non avere più la possibilità di accedere a tale struttura, la stessa che ha contribuito a pagare… come tutti i cittadini di Fano da Bellocchi, a Carrara, da Fenile a Roncosambaccio. I dibattiti sono poi proseguiti con alcuni interventi dei partecipanti toccando argomenti quali il destino della farmacia comunale, le spese per i trasferimenti e per l’aggiornamento dei documenti, l’eventuale deprezzamento degli immobili sino alla problematica del mancato sviluppo turistico del territorio di Marotta di Mondolfo dove, una fantomatica promozione turistica ha fino ad oggi spogliato il litorale mondolfese da alberghi o strutture ricettive facendo sopravvivere solo piccoli chioschi e bar in spiaggia. Per ultimo il coordinamento tiene ad evidenziare la scarsa visibilità mediatica che i sostenitori del NO hanno ricevuto in questi giorni di propaganda sia da parte della stampa che da parte delle emittenti televisive locali, oltre che una forma di propaganda illegittima che sta divagando per le strade di Marotta fatta di lenzuola con scritte incitanti il voto favorevole e appese alle finestre. Tutto questo in base al regolamento dell’ufficio elettorale del Comune di Fano è illegale e sanzionabile, per questo motivo il coordinamento Fano Unita si astiene dal seguire la stessa condotta.
In questi giorni comunque sino alla data delle consultazioni tutti i facenti parte del gruppo sostenitore del No sarà a disposizione dei cittadini di Marotta per illustrare il proprio volantino di propaganda, spiegare quelle che sono le ragioni del NO e per fornire qualsiasi informazione in merito. In particolare oltre ad un capillare incontro porta a porta, gli amici del NO saranno presenti a Marotta:
Mercoledi mattina 26 febbraio 2014 in piazza Kennedy;
Giovedi 27/02/2014 alle ore 21.00, presso la sala della circoscrizione in via Ferrari dove si svolgerà un incontro pubblico aperto a tutti durante il quale verranno nuovamente ribadite le “ragioni del no”.
UFFICIO STAMPA COMITATO PER IL NO
Con i SE e con i MA l’Italia non va avanti!
Abbiamo bisogno di CAMBIAMENTI, perchè peggio di così non può andare.
NON ABBIATE PAURA DI CAMBIARE!
Appunto con i Se e i Ma del fronte del SI non si va da nessuna parte…forniscono solo dati che non hanno alcun fondamento e che sono già stati smentiti…l’unica certezza che avremo se vincerà il SI è che finiremo sotto un comune con le CASSE VUOTE…certo… anche questo è un cambiamento????!!!AVANTI FRONTE DEL NO!!! anche se silenti CI SIAMOOOO!!!
Un’accozzaglia di ipotesi formulate a fronte di una vera amara CERTEZZA, che un paese è DIVISO, cosa che non gli ha mai garantito uno sviluppo omogeneo come qualsiasi altro paese della costa.
Peccato che non ci potrà essre alcun tipo di sviluppo finendo sotto un comune gia in grave difficoltà finanziarie e che per i prossimi anni dovrà far fronte ad una marea di debiti…altro che sviluppo e crescita..l’unica crescita sarà quella delle imposte che dovremo pagare..VOTA NO
Ho già risposto, comunque ripeto qui.
315.000€ di debiti che dovrà accollarsi a fronte di entrate dai nuovi cittadini che variano da 1,7 a 2 milioni di €.
Ma di cosa stiamo parlando ?
Ma come li fate i conti??questi sono i dati pubblicati sull’ultimo rendiconto del 2012 di entrambi i comuni disponibili a tutti per qualsiasi consultazione: 1.500.000 euro circa sono le tasse che entrano al comune di Fano relative alla frazione di marotta di Fano e che , anche se ancora non ufficiale, a causa dei tagli nel 2013 sono diventate 1.300.000 euro.. queste sono le tasse che marotta di Fano paga a Fano, ma visto che a Mondolfo, a sentire tutti voi, le tasse sono più basse, sicuramente le entrate che marotta di Fano porterà a Mondolfo dovrebbero di conseguenza essere minori…ma ipotizziamo che siano di pari importo e che quindi entreranno nelle casse del comune di mondolfo circa 1.300.000 euro, le spese vive per far funzionare tutte le strutture esistenti nella sola Marotta di Fano ammontano a 1.000.000 di euro ( sempre importi documentati) a cui si dovranno sommare i circa 350.000/400.000 euro di mutui…quindi nel momento in cui si passerà sotto il comune di mondolfo, gli importi a debito supereranno già quelli a credito..e tutto questo senza contabilizzare quelle che sono le spese generali, e tutte le spese che dovrà sostenere il comune per rifare Piano regolatore, Piano Acustico e Piano spiaggia ( sempre che riesca a farli)…Ah giusto, dimenticavo gli 11.000.000 di euro di debito che Mondolfo ha gia ad oggi…PENSATE UN PO’ CHE AFFARE.. certo che sapete fare i conti..E QUESTO SAREBBE IL COMUNE CHE CI DOVREBBE FARE CRESCERE..MA A CHI LA RACCONTATE??? IMPARATE A DOCUMENTARVI PIUTTOSTO CHE PARLARE SULLE PAROLE DI ALTRI…E’ COSI CHE SI FA..
Il comune di Fano invece non le ha queste difficoltà finanziarie???
Ogni cosa che non riescono a fare ce la “scusano” dicendo di non avere fondi.
Siamo tutti nella stessa barca.
Noi vogliamo un paese unito, indipendentemente dal comune.
Se a voi non interessa, lasciate perdere e non impediteci di realizzare il nostro sogno.
Ma che razza di discorsi fate!!!…E’ QUESTA L’UNIONE CHE VOLETE E CERCATE CON TANTO AFFANNO??O SI E’ D’ACCORDO CON VOI O SI E’ FUORI?? E’ QUESTA LA VOSTRA PROPAGANDA!!!…e come si fa a prescindere dal comune in una scelta di questo tipo??? un territorio deve poi essere amministrato e non lo si può fare con i sogni ma ci vuole concretezza e questo Mondolfo ad oggi non ce l’ha..certo che anche Fano avrà le sue difficoltà ma se iniziaste a leggere i dati pubblici sui rendiconti comunali invece di parlare solo di sogni ( con i sogni non ci si mangia), potrete vedere che, a differenza di Fano, Mondolfo è un comune estremamente indebitato e con l’accorpamento lo sarà ancora di più perchè i debiti che erediterà saranno maggiori degli introiti in cassa..cercate di documentarvi..tu difenderai i tuoi sogni, IO DIFENDO I MIEI DIRITTI DI VIVERE IN UN TERRITORIO E SOTTO UN COMUNE SOLIDO E CON GARANZIE..E NESSUNO DI VOI CI PUO’ PRIVARE DI QUESTO NOSTRO DIRITTO..
caro No, ma dove abiti? a Marotta?
comunque ognuno ha i suoi motivi, e ognuno è libero di fare le proprie scelte e credere in ciò che vuole.
caro No, ma dove abiti? a Marotta?
comunque ognuno ha i suoi motivi, e ognuno è libero di fare le proprie scelte e credere in ciò che vuole.
Io voto SI!
Consiglio al Comitato per il No di rivolgersi alla Corte internazionale dell’Aia. Qui si tratta di due pesi e due misure. Da una parte, l’ONU, l’OSCE, gli Stati Uniti e l’Unione Europea affermano che un referendum dei soli abitanti della Crimea (sull’annessione alla Federazione Russa) sarebbe invalida; ma qui in Italia, l’annessione al Comune di Mondolfo di Marotta di Fano / Pont Sass / Torrette di Fano può essere decisa non solo da chi è residente in quelle frazioni, ma anche (e in modo decisivo) da chi abita già nel comune di Mondolfo. Sarebbe come se fossero ammessi al referendum in Crimea milioni di persone che sono cittadini della Federazione Russa. Non ha senso.