PESARO (PU) – Sin dalle prime luci dell’alba il personale della Guardia Costiera di Pesaro, è stato impegnato congiuntamente ai Vigili del Fuoco, alla Croce Rossa e al Gruppo Comunale di Pesaro di Protezione Civile per diverse uricognizioni visive sul versante mare del Monte San Bartolo e in particolare della parte interessata dall’incendio nei giorni scorsi, al fine di verificare l’assenza di criticità riconnesse, tra cui anche il rispetto della Ordinanza (n. 38/2017 consultabile sul sito web www.guardiacostiera.gov.it/pesaro) emessa per motivi precauzionali dalla Capitaneria di Porto di Pesaro. L’occasione è stata utile per dissuadere comportamenti poco prudenti scongiuranti l’accesso a zone ancora non completamente sicure.
Ed è proprio durante uno di questi pattugliamenti che, nel pomeriggio, il battello GC 167 e la moto d’acqua della Croce Rossa Italiana – Comitato Locale di Pesaro sono stati allerati, nello specchio acqueo antistante la zona di Casteldimezzo, da alcuni diportisti, a seguito delle difficoltà in cui versavano un natante da diporto a vela e i relativi occupanti-tra cui un cagnolino-; l’unità infatti aveva il motore in avaria, ed una tra le persone a bordo lamentava alcune problematiche sanitarie, mentre l’altra era in avanzato stato di gravidanza. Il personale della Guardia Costiera si avvicinava quindi all’unita’ da diporto in difficoltà contestualmente alla moto d’acqua della Croce Rossa sopraggiunta ove a bordo era presente anche un medico.
Immediatamente il personale sanitario prestava assistenza al conduttore dell’unita’ per “normalizzarne” le condizioni di salute, mentre il personale della Capitaneria di Pesaro provvedeva a fornire il proprio supporto per cercare di riavviare il motore e consentire l’allontanamento dalle scogliere.
Dopo diversi tentativi di riavvio del motore con esito negativo, sentito anche il parere del medico, per le elevate temperature della giornata rischiose per lo stato interessante della donna, si decideva sull’accompagnamento della stessa in porto a Pesaro a bordo della motovedetta SAR (acronimo di Search and Rescue – Ricerca e Soccorso) CP 872 che partiva celermente dal porto di Pesaro con personale OPSA della Croce Rossa Italiana in virtù del Protocollo di Intesa stipulato tra la Direzione Marittima delle Marche e il Comitato Regionale della stessa Croce Rossa.
Trasbordata la donna in stato di gravidanza con le dovute procedure di sicurezza sulla CP872, la stessa motovedetta, alle ore 17.30 circa, giungeva presso la sede della Guardia Costiera di Pesaro, dove personale sanitario verificava ulteriormente le buone condizioni di salute dell’assistita che non richiedevano ulteriori controlli.
Invece, l’unita’ da diporto con il motore in avaria veniva rimorchiata presso il porto di Pesaro a mezzo di unità di privato contattato dallo stesso conduttore.
La Guardia Costiera di Pesaro raccomanda sempre la massima prudenza nell’approcciarsi al mare, in particolar modo mantenendo le attuali distanze da sicurezza dalla zona interessata dell’incendio sul San Bartolo arrivato sino alla sottostante riva, soprattutto prestando attenzione alle aree interdette anche a terra, adottando condotte responsabili, a similitudine di quei puntuali diportisti che hanno chiamato la sala operativa della Guardia Costiera di Pesaro per chiedere aggiornamenti sull’evoluzione della situazione circa i vincoli e le limitazioni post incendio.