Nelle Marche il calendario venatorio inizierà il 2 settembre prossimo e si concluderà il 10 febbraio 2021. Lo ha deciso oggila giunta regionale con l’approvazione della deliberazione sul calendario venatorio 2020/2021. L’atto, adottato su proposta dell’assessore alla Caccia, Moreno Pieroni, è stato inviato all’esame della competente Commissione consiliare per la definitiva approvazione. “Una sola novità rispetto allo scorso anno – spiega Pieroni – e cioè la possibilità di cacciare fino al 10 febbraio, che significa sei giornate in più per il prelievo dei corvidi. Per il resto abbiamo mantenuto un impianto che si è già dimostrato valido per molteplici aspetti”. La proposta della Giunta prevede anche un periodo di preapertura per alcune specie: nei giorni 2, 5, 6, 9 settembre, è consentito il prelievo delle seguenti specie nelle modalità e negli orari di seguito indicati: tortora, colombaccio, alzavola, germano reale e marzaiola (dalle ore 5:30 alle ore 12:00 e dalle ore 17 alle ore 19). Nei giorni 12, 13 e 16 settembre, è consentito il prelievo di tortora, alzavola, germano reale e marzaiola e quaglia (dalle 5:30 alle 12). Nel solo giorno 12 settembre è consentito il prelievo del colombaccio (dalle 5.30 alle 12). Prevista anche la caccia alla selvaggina stanziale da settembre a dicembre. Poi in febbraio, il prelievo della cornacchia grigia, della gazza e della ghiandaia. Anche per quest’anno le aperture per la caccia al cinghiale sono calendarizzate su base provinciale. E’ stato autorizzato il prelievo dei Cervidi da metà agosto; già da maggio scorso autorizzato il prelievo in forma selettiva al cinghiale per una risposta ancora più incisiva alla finalità di cntenere i danni alle colture agricole. Il calendario approvato dalla giunta, come sempre, stabilisce che la fauna stanziale e migratoria abbattuta sia annotata sul tesserino venatorio subito dopo l’abbattimento e che i cacciatori debbano riconsegnare all’Atc di riferimento il tesserino di caccia entro il 12 marzo 2021.