PESARO – «Il cavalcaferrovia della SS16 rimarrà chiuso anche domani, lunedì 21 ottobre, a causa di una frana. In attesa di ripristinare la viabilità la circolazione è indirizzata verso via Kolbe, aperta a doppio senso». Il sindaco Andrea Biancani fa il punto sui danni del maltempo che nelle scorse ore ha colpito la nostra città: «La pioggia è stata tanta e i danni numerosi. Le zone più critiche sono state quella di Montegranaro, Muraglia e Loreto, dove il sottopasso di via De Gasperi è stato chiuso per circa otto ore, il Curvone della Nazionale, la SS16 tra Pesaro e Fano, la strada Monte Ardizio». Queste le zone «che saranno più attenzionate, dove sarebbe necessario intervenire. Non vogliamo illudere i cittadini promettendo interventi lampo: «Purtroppo, a causa del cambiamento climatico le piogge sono sempre più spesso forti e con una intensità tale che la rete delle acque chiare fa difficoltà a reggerle, riuscire a metterle a posto è un problema che necessita tempo e decine di milioni di euro».
Tante frane e smottamenti nelle ultime 24 ore, che hanno causato cadute degli alberi e pali della luce. «Nelle prossime ore faremo la conta dei danni, nel frattempo procedono gli interventi per liberare le strade». Protezione Civile, Vigili del Fuoco e forze dell’ordine, centro Operativo Comunale e provinciale, Anas, al lavoro per ore «ringraziamo tutti quelli che si sono adoperati in queste ore», continua Biancani, che ieri, in prima linea, ha assistito agli interventi.
Intanto: «Entro la serata di domenica dovrebbe essere ripristinata la viabilità in viale XXIV Maggio, dove era caduto in pino. Ripristinata nella serata di ieri la strada Monte Ardizio e la SS16. Aggiornamenti sul cavalcaferrovia della SS16: gli accertamenti fatti hanno evidenziato un movimento franoso che ha interessato la scarpata della SS16, con la presenza di tronchi e alberi che hanno invaso la carreggiata».
Fiumi, la situazione al momento è sotto controllo. «D’accordo sulla possibilità di utilizzare l’acqua del bacino di Mercatale ad uso potabile, ma penso che la diga debba conservare il ruolo che svolge oggi: un’are di laminazione, che raccoglie le acque piovane per evitare che su Pesaro arrivi talmente tanta acqua da rompere gli argini e allagare l’intera città», ha concluso Biancani.
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