MARCHE – Situazione in progressivo miglioramento su tutto il territorio marchigiano. Ora si procederà con la conta dei danni e la richiesta dello stato di emergenza. Il Centro operativo regionale della Protezione Civile della Regione Marche si è riunito di nuovo questa mattina alla presenza dell’assessore alla Protezione Civile Stefano Aguzzi e del direttore Stefano Stefoni per valutare la situazione. I Vigili del fuoco sono al lavoro in tutte le province per la rimozione di alberi pericolanti, per liberare le strade dal fango e le cantine dall’acqua. Sono 21 le persone momentaneamente sfollate e la maggior parte rientrerà nelle case già a partire da oggi. In miglioramento anche le previsioni del meteo: permangono flussi orientali che daranno luogo a qualche isolato rovescio, ma nel corso della giornata i fenomeni si attenueranno. Per la giornata di domani è prevista un’instabilità pomeridiana nelle aree collinari e montane ma con intensità non preoccupante. Resta per domani l’allerta gialla per rischio residuo per l’assetto idrogeologico nelle zone 2 e 4 (Pesarese, Anconetano e Maceratese aree collinari e costa).
“La fase più acuta delle perturbazioni è superata e la situazione è sostanzialmente sotto controllo – spiega il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli – . Ora si procederà con la valutazione dei danni e la richiesta dello stato di emergenza. Già oggi invieremo una prima comunicazione al Ministro Musumeci e alla Protezione Civile nazionale. Ci tengo a fare un sentito ringraziamento a tutti coloro che a vario titolo e nei rispettivi ruoli, hanno lavorato senza sosta giorno e notte e stanno continuando a farlo per riportare la situazione alla normalità”.
“Le previsioni ci rassicurano e ci consentono di procedere con il ripristino della viabiltà con l’auspicio di tornare al più presto alla nostra quotidianità – sottolinea l’assessore Aguzzi che nel pomeriggio è impegnato in un sopralluogo delle zone più colpite con il direttore Stefoni – . Lunedì abbiamo convocato in Regione tutti i sindaci delle località coinvolte dal maltempo, per avere un primo confronto e una stima di massima dei danni che dovranno poi far pervenire nei giorni successivi. Questo ci consentirà di procedere con la richiesta dello stato di emergenza”.