FANO – “La risposta di Palazzo Chigi era in possesso degli uffici comunali già da due mesi, ma è stata prudentemente chiusa nel cassetto per evitare ogni sorta di imbarazzo. Noi l’abbiamo tirata fuori e, leggendola, vediamo confermata la versione che avevamo già dato a settembre per spiegare l’esclusione del progetto di riqualificazione della Zengarini dal bando “Sport e periferie”, per un importo di circa 600.000 euro.
La risposta del Governo, infatti, rileva la “carenza di elaborati progettuali ritenuti essenziali, particolarmente in ordine alle caratteristiche delle forniture, analisi prezzi, quadro economico, prime indicazioni sulla sicurezza”. In sintesi, si conferma che “il livello di approfondimento del progetto unitariamente presentato è stato ritenuto inferiore a quello di un progetto definitivo ai sensi della normativa”.
L’anomalia più grande sta nel fatto che, al contrario, il dirigente comunale competente aveva certificato la completezza e la rispondenza degli elaborati al livello di progettazione dichiarato, firmando il verbale di validazione.
Questa vicenda, oggettivamente grave, dimostra per l’ennesima prova l’infondatezza del vittimismo complottista del Sindaco, che lamenta fantasiose discriminazioni a discapito di Fano nell’erogazione dei fondi. Come qualcuno in maggioranza è stato costretto ad ammettere, la nostra città non ha mai avuto davanti a sé praterie così ricche di occasioni per decine di milioni di euro: il problema è che la Giunta Seri, impreparata e litigiosa, è incapace di coglierle.
Vedremo se i concorsi per rimpinguare il personale dei Lavori Pubblici riuscirà a colmare certe lacune, anche se arrivano con forte ritardo. In ogni caso, finché rimarranno carenze organizzative così radicate nella macchina amministrativa, non c’è “cabina di regia” che tenga.
Se ci prepariamo ad affrontare in questo modo le sfide poste dal PNRR, siamo in una botte di ferro!”.
Tommaso Mazzanti
Francesco Panaroni
Giovanni Fontana