Lupus in Fabula, proposte a favore della zootecnia per ridurre i danni da predazione

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FANO – L’associazione  La  Lupus in Fabula ha incontrato nei giorni scorsi,  in Ancona,  la Terza Commissione del Consiglio Regionale per esprimere il proprio parere ed esporre alcune osservazioni alle proposte di legge emanate in materia di danni da lupo alla zootecnia.

Lupus in Fabula ha come prima cosa espresso la propria delusione nei confronti della Regione per non aver organizzato, come proposto, una Tavola Rotonda su questo tema, con esperti di livello
nazionale, ambientalisti e allevatori seduti allo stesso tavolo alla ricerca delle soluzioni migliori. Riguardo alle proposte di legge nessuna appare appropriata all’urgenza del problema e al clima esasperato che è andato creandosi in assenza di un adeguato sostegno tecnico e finanziario
al mondo della zootecnia.

Molte proposte di legge si basano sulla sostituzione dell’indennizzo con un’assicurazione che l’allevatore deve contrarre per i suoi capi di bestiame, ma questa forma di tutela, dov’è
stata  sperimentata, ha avuto un’adesione bassissima. Secondo Lupus in Fabula l’indennizzo non può essere almeno in questo momento abolito,  ma deve essere ampliato fino a coprire l’intera perdita del valore dell’animale, velocizzando i tempi di erogazione.

Inoltre l’indennizzo deve essere strettamente connesso alla messa in pratica obbligatoria, da parte dell’allevatore, di almeno due sistemi di prevenzione, anch’essi agevolati da finanziamento pubblico, che sono i cani da guardiana e le recinzioni elettrificate. Infine è stato cercato un accordo sulla spesa per lo smaltimento delle carcasse, non più a carico dell’allevatore ma della Regione, che ne utilizzerà una buona parte per rifornire carnai predisposti nelle aree protette per uccelli rapaci e avvoltoi. Lupus in Fabula ha avanzato due proposte innovative: la costituzione di uno o più greggi della Regione per giungere al più presto alla formula di risarcimento “capo per capo”, cioè la consegna all’allevatore, ove possibile, di animali vivi al posto dell’indennizzo in denaro. Altro imput quello sul sostegno di forme consorziate di gestione dei greggi, oggi quasi tutti piuttosto piccoli, in modo da poter affrontare e coprire il costo del pastore che rimane con il gregge e i cani, una figura che è  quasi ovunque  scomparsa,  agevolando enormemente le predazioni da parte del lupo.

 

Fano, 02/11/2014

 

LA LUPUS IN FABULA

Il Presidente

Flavio Angelini

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