Londei: “sì ai costi standard per definire le risorse pubbliche per il servizio di trasporto locale”

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FANO – “L’introduzione dei costi standard anche nel settore del trasporto pubblico è un’opportunità imperdibile per Adriabus, perché è una straordinaria operazione di trasparenza a beneficio della pubblica amministrazione, che impiega risorse per finanziare le nostre imprese, e dei cittadini che utilizzano l’autobus”. Giorgio Londei, presidente della società pesarese di trasporto pubblico locale non ha dubbi sull’opportunità di introdurre “un criterio che individua ed incentiva la promozione di comportamenti efficienti da parte delle aziende e che stimola anche comportamenti ottimizzanti da parte delle amministrazioni committenti”. Per il numero uno di Adriabus è, dunque, “la strada maestra per tirare fuori dalla crisi i trasporti pubblici locali”.
I tagli lineari – spiega oggi Londei -, a cui è stato sottoposto il settore, ci costringono a rivedere al ribasso i nostri piani e le nostre azioni, con un conseguente impatto negativo nei confronti della clientela”. Il presidente, anche in sede nazionale, dove coordina il tavolo legislativo di Asstra (l’associazione delle aziende di trasporto, ndr.) guarda a un solo obiettivo: “Raggiungere maggiore efficacia del servizio e maggiore efficienza dei costi attraverso un sistema di mercato competitivo regolato, che sta in piedi solo se c’è trasparenza e certezza sulle risorse”.
Da qui la richiesta di “utilizzare il costo standard come criterio oggettivo ed equo per fissare il valore dei contratti di gestione e per ripartire il Fondo nazionale trasporti, criterio che fino ad oggi ha visto le Marche fortemente penalizzate”.
“Siamo fermamente convinti che lo slittamento dell’avvio delle procedure di gara sia stato provvidenziale – dice ancora Londei -: proprio nel momento in cui sembra che i costi standard stiano per essere determinati, sarebbe stato un errore gravissimo disgiungere temporalmente i due eventi con ulteriori possibili riduzione di risorse, che invece potrebbero a questo punto essere recuperate”.
Sembra un paradosso, ma nelle Marche – a fronte delle risorse e delle tariffe più basse d’Italia – le aziende hanno i conti sostanzialmente in ordine e, proprio per questo motivo, la definizione dei costi standard a livello nazionale potrebbe produrre un notevole beneficio per le stesse. Adriabus, ad esempio, trasporta circa 40.000 passeggeri al giorno, 12 milioni complessivamente all’anno.
“Con maggiori risorse e allontanando il periodo di effettuazione delle gare – conclude il presidente di Adriabus – le aziende marchigiane sarebbero nelle condizioni di recuperare le capacità finanziarie necessarie per partecipare in maniera competitiva alle prossime procedure di affidamento. Non vorremmo, che come spesso capita in Italia, un atteggiamento virtuoso che ha contraddistinto la gestione delle nostre aziende si trasformasse, per l’ennesima volta, in un danno per tutti noi”.

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