FANO – L’On. Lara Ricciatti (Sel) ha inviato una lettera aperta al Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano Fabio Tombari per chiederne le dimissioni.
“Caro Ing. Tombari,
ho scelto di scriverle una lettera aperta dopo una lunga riflessione rispetto alla sua conferenza stampa di mercoledì 10 giugno.
Come ho avuto modo di dirle quando ci siamo incontrati, insieme al suo Cda, per me chi si candida ad amministrare o ricopre ruoli di responsabilità – sia di una Istituzione sia di una Fondazione – deve poter vantare un comportamento lineare e trasparente perché – converrà con me- ci sono questioni di opportunità che non infrangono le nostre leggi ma che suggeriscono gestioni prudenziali ed accorte.
Esattamente come il suo conflitto di interessi – che continuo a ribadirlo, non prevede responsabilità penali – sulla questione Madonna Ponte. Non sono qui a scriverle queste righe per ricordarle il debito contratto con il gruppo Banca Marche dalla società che lei ha amministrato e di cui è tuttora socio che al momento del mio intervento di marzo scorso era stimano intorno ai 36 milioni di euro e poi si è rilevato intorno ai 42, ma per provare a condividere con lei alcune considerazioni. Vede, per me la trasparenza non è solo una virtù ma un dovere morale.
Non ho ancora capito sulla questione Banca Marche perché la sua Fondazione non abbia rispettato un obbligo del vostro statuto, cioè la diversificazione degli investimenti; come non ho capito perché lei non abbia rispettato un altro obbligo del vostro statuto ovvero quello di comunicare agli organi collegiali della fondazione il suo potenziale conflitto di interessi.
Non ho ancora capito perché ci troviamo ad affrontare questa discussione dato che con la Riforma Ciampi Amato le fondazioni devono perseguire valori collettivi e finalità di utilità generale e dato che i comportamenti si devono fondare sul rispetto delle regole e non sulle buone intenzioni.
È questo il confronto stimolante che vorrei avere con il Presidente di una Fondazione. Sono felice che questa discussione le susciti ironia, mentre a me quando si affronta lo spinoso tema del conflitto di interessi viene da riflettere sullo stato di arretratezza culturale e sociale perche’ contrariamente a quello che lei ha detto, dietro il titolo con cui le chiedevo le dimissioni non è vero che non ci sia niente, c’era e c’e’ tuttora veramente tanto.
Ho scelto di scriverle pubblicamente perché a me l’occulto non piace e non è mai piaciuto, così come mi pongo a distanza di sicurezza dai tanti manovratori della politica e non solo. Da parte mia non vi è alcun complotto nei suoi confronti, ma la richiesta di un passo indietro, pubblica e trasparente, si'”.
On. Lara Ricciatti