FANO – L’Aset, per il tramite di due ispettori ambientali, assolutamente cortesi e corretti, mi contesterà una sanzione amministrativa, nella qualità di segretario della Lega Nord. E’ stato rinvenuto infatti un sacchetto tipo
supermercato, dentro cui c’era, strappata, la copia di una bolletta Enel della sede della Lega di via Bovio. Tale elemento comporterebbe la responsabilità del mancato corretto smaltimento del rifiuto cartaceo a carico del soggetto cui sia riconducibile la produzione del rifiuto stesso! Come quel sacchetto sia finito li, non lo so, e quindi, anche per questo motivo, impugnerò l’accertamento. Ho però avuto modo di toccare con mano – e su questo, come Lega, faremo battaglia – l’assurdo sistema con cui il ASET/Comune di Fano sta facendo la “differenziata”: prima toglie i cassonetti poi impone e applica regole che definire kafkiane è poco. Per stare tranquille, le famiglie e le casalinghe fanesi dovranno perdere più tempo a dividere i rifiuti che a preparare i pasti per la loro famiglia. Scena tipo: invitate a cena 10 amici. Usate piatti di plastica e tovaglioli di carta.
Qualcuno fuma. Si rompono 2 bicchieri, uno di vetro e uno di cristallo. Un ospite ha problemi di stomaco e sporca la tovaglia. Un’altro, con un pennarello, sottolinea le istruzioni Aset per lo smaltimento rifiuti. Anche il gatto deve mangiare e quindi gli aprite una scatoletta del suo cibo. Che dovrà fare la massaia esemplare, dopo cena, per rispettare le regole di smaltimento imposte da ASET? Dunque: gli avanzi di cibo vanno nel contenitore “organico”. I tovaglioli di carta, se sono “sporchi o unti o oleati” non vanno, come si potrebbe pensare, tra la carta ma…nell’organico. Le posate di plastica vanno tra la plastica, ma solo se, prima di buttarle, le lavate, perchè se le lasciate sporche…. vanno nel “secco non riciclabile. La cenere delle sigarette va nell’organico, ma le “cicche” invece nel “secco”. I cocci del bicchiere di vetro vanno nel “vetro”, (bontà loro!) ma invece quelli del bicchiere di cristallo, vanno nel “secco non riciclabile”!
Se per sbaglio, raccogliendoli, li avete mescolati, cavoli vostri: passerete la nottata a separare i pezzetti, uno ad uno! Sia mai che un pezzo di cristallo finisca tra il vetro !!! La tovaglia sporca dell’organico dell’ospite che è stato male di stomaco è il caso piu problematico: non pensiate di fare un fagotto e buttare tutto in blocco! Guai ! Pare che la procedura corretta preveda prima la raccolta separata dell’organico, che andrà nell’omonimo contenitore. La tovaglia però, a questo punto, non è più in buono stato e quindi non potete buttarla tra gli indumenti. Pare quindi che il posto migliore sia nel secco non riciclabile, ma sul punto la giurisprudenza non è uniforme: dipende da quanto si è rovinata! La scatoletta del gatto va nei metalli, ma prima dovete lavarla, altrimenti la sanzione è in agguato! Per evidenziare bene tutte queste regolette, avete esaurito il pennarello. Magari pensavate – ignoranti – che, essendo di plastica, vada tra la plastica? Nein ! Va pure lui nel “secco non riciclabile”! Siccome, infine, la cena l’avete fatta di sabato, l’organico – compreso quello dell’ospite che si è sentito male – ve lo dovete tenere in casa 2 o 3 giorni, e il “secco non riciclabile” anche 7. Ma tutto questo vi pare normale?
Luca R. Paolini – segretario regionale.
Lega Nord Marche – cittadino fanese
Quindi se invito gente a cena sono legittimato a inquinare….è una mente superiore!!
Io lo multerei un’altra volta per una affermazione così cretina….una persona che ha pubblici incarichi dovrebbe prima pensare e poi parlare
Va beh, che non fosse una mente superiore già si sapeva e basterebbe già guardar la foto, per capirlo!!!! Mio malgrado però, debbo dire che un minimo di ragione ce l’ha!!
Invece di dire… cacchio, ho sbagliato, un attimo di distrazione… invece le solite scuse da POLITICO!! un cittadino normale avrebbe pagato e stato zitto 🙁
dopotutto essere pizzicati dalle guardie ecologiche è un’operazione di polizia: a volte la si invoca nei confronti di altri, a volte sarebbe più onorevole incassare e recitare un ‘mea culpa’
Il bello degli anonimi (Giorgio, Fabrizio da Fano, Andy, Marco ) è che possono dire ciò che vogliono – minchiate che dimostrano che non sanno neppure cos’è un’operazione di polizia – coperti dall’anonimato. Allo stato non c’è neppure un verbale ma solo un accertamento…per la cronaca; inoltre qualunque cittadino – voi compresi – può ricorrere contro qualsiasi sanzione amministrativa che ritenga scorrettamente irrogata. NOn è questione di intelligenza ma di regole di diritto…Aggiungo, per “giorgio” che non mi hanno affatto “pizzicato” dalla “guardie ecologiche” ..(sono ispettori ambientali, un’altra roba, sig. Giorgio!) ma hanno trovato una bolletta della Lega, strappata in 8 pezzi, neanche mia, in un sacchetto che non era disperso ma messo nel punto raccolta, ma nel giorno a loro avviso sbagliato: martedi invece che il mercoledi! Non ho idea di come sia finito li ….Se i predetti signori, cosi bravi con la maschera, ritengono di parlarmi vis a vis, magari in un bar (il caffè lo offro io…) mi scrivano…se non hanno la faccia di sostenere o ripetere, con nome e cognome, le minchiate che hanno scritto, si tengano pure le loro convinzioni, che sono cosi “salde e motivate” che non hanno il coraggio di attribuirsene la paternità.. luca paolini – 🙂