La notte è trascorsa tranquilla nelle Marche dopo i nubifragi e la tromba d’aria che ieri hanno flagellato la provincia di Ancona e, nel Pesarese, Fano e Marotta, dove lo straripamento del torrente Rio Crinaccio ha
causato gravi disagi a Ponte Sasso: ristoranti, abitazioni e garage sono stati invasi da acqua e fango. A Jesi i vigili del fuoco stanno ultimando gli interventi per coprire con dei teloni i tetti sfondati dalla tromba d’aria: solo più tardi sarà possibile capire quante persone restano sfollate rispetto alle 30 famiglie evacuate ieri, e sistemate in albergo dal Comune. Il livello dei fiumi è nella norma, e la viabilità è tornata regolare sia lungo la statale Adriatica che sulla Ss 76 Ancona-Roma, ma l’allerta meteo della Protezione civile per nuovi temporali in arrivo è confermato fino alla mezzanotte.
IL SINDACO DI FANO: COLPA DEI LAVORI DELLA TERZA CORSIA DELL’ A-14
FANO – Il litorale fra Marotta e Fano è devastato dall’esondazione del Rio Crinaccio, che all’altezza di Ponte Sasso ha inghiottito la spiaggia e invaso di fango e acqua alberghi, abitazioni e garage: “allagamenti che si ripetono dopo l’avvio dei lavori della terza corsia dell’A14” è l’accusa del sindaco di Fano Massimo Seri. Puntano il dito contro il cantiere stradale anche gli albergatori e stesso presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche Vittoriano Solazzi, che ieri ha fatto un sopralluogo nella zona. “Non sono un tecnico – premette Seri, oggi di nuovo a Ponte Sasso per la conta dei danni – ma è evidente che da quando sono iniziati i lavori in A14 c’è un problema legato alla raccolta dell’acqua piovana e alla regimazione. Le opere accessorie della terza corsia non possono prescindere da interventi di canalizzazione, le cosiddette opere di compensazione, che invece non vediamo. Chiederemo un confronto con Autostrade per l’Italia insieme agli altri sindaci”. In generale, Seri fa appello al Governo perché “non lasci sole le amministrazioni locali. Servono fondi per la manutenzione costante dei corsi d’acqua, o almeno uno svincolo dei Comuni dal Patto di stabilità”. A Ponte Sasso, il morale degli albergatori e dei titolari dei bagni è sotto terra: gli Hotel Ruhig e Prestige hanno subito danni importanti, e l’acqua del torrente ributtata indietro dal mare in tempesta ha divelto perfino i capanni in cemento, trascinando via lettini e ombrelloni. Stamani voragini punteggiano l’arenile, e il cielo è ancora scurissimo: la stagione era partita male e “rischia di finire peggio”.
Volevo informarvi che abbiamo delle foto fatte al momento dell’ inondazione il tutto e arrivato da dietro il depuratore una bomba d’acqua che in pochi minuti ha invaso chilometri di zona fino ad arrivare alle spiaggie ,negli ultimi tempi non e il Rio Crinaccio che straripa ma ad ogni piuvuta anche banale noi ci allaghiamo perche le Autostrade anno canalizzato le acque nel Rio Crinaccio ma con che testa come puo reggere tanta acqua .Aguzzi mi ha detto che quando sono state prese decisioni c’era sia il nostro assessore Paolini e il nostro attuale sindaco alla Regione si passano le palla uno con l’altro .Eravate gia stati chiamati a Ponte Sasso ,il nostro sindaco ci aveva promesso che a breve avrebbe fatto qualcosa , infatti si vedono i risultati. E da sabato che sono in mezzo al fango dentro e fuori casa ho salvato le macchine andando incontro alla marea di acqua che arrivava invece a Febbraio ci sono rimasta dentro subendo un danno di oltre 2000 Euro non possiamo vivere con la paura di perdere tutto e non dormire di notte .Adesso stiamo contando i danni ma chi ci risarcisce ci stiamo giocando anche quei pochi turisti che ci sono rimasti tanti di loro si sono giocati le macchine per un valore di svariati centinaia di Euro . Adesso e ora di fare qualcosa velocemente .