FANO – “La tragica scomparsa dell’ amico Mauro Angelini ripropone drammaticamente il tema della morte cardiaca improvvisa. Come lui molte persone, anche negli impianti sportivi, continuano a morire in pieno benessere.
Ho letto in uno degli articoli che riportavano la notizia la frase ..”forse neanche il defibrillatore avrebbe potuto salvarlo” .. Forse, ma va ribadito con decisione e chiarezza che l’uso tempestivo del defibrillatore è l’unico intervento in grado di aumentare le probabilità di sopravvivenza in questi casi, come ampiamente documentato dalla letteratura. Tanto minore è il tempo di intervento col defibrillatore, tanto maggiori sono le probabilità di sopravvivenza.
Dove i defibrillatori sono presenti sono numerosi i casi di persone salvate in analoghe circostanze.
Dopo la morte del calciatore Morosini nel 2012 a Pescara si è arrivati, nel 2013, al Decreto Balduzzi che ha introdotto l’obbligo di dotazione con defibrillatore per le società sportive, per le non professionistiche entro il gennaio 2016.
Auspico che analogamente a quanto è successo in campo nazionale la scomparsa di Mauro Angelini possa essere di sprone nella nostra città per un sollecito adeguamento alla normativa assieme ad un’ampia informazione dei cittadini. Non basta infatti la sola presenza degli apparecchi, è necessario che chiunque sappia dove sono, a che cosa servano e come si usano. L’uso del defibrillatore semiautomatico è facile e sicuro. Con pochi semplici gesti chiunque può salvare una vita.
L’Associazione Fanocuore è impegnata da anni su questo tema. Attualmente è in fase di realizzazione un progetto, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano per dotare di defibrillatori le palestre degli istituti scolastici di scuola media e media superiore. Da tempo siamo in contatto con il Comune per la dotazione degli impianti sportivi comunali.
Purtroppo per Mauro non siamo arrivati in tempo. Mi unisco al dolore della famiglia e dei tanti amici. Ciao Mauro.”
Fano 19/01/2014
Dott. Alberto Caverni Associazione Fanocuore- onlus