PESARO – L’anno da Capitale è partito e, giorno dopo giorno, sul ricco calendario prendono il via i progetti che compongono il dossier di Pesaro 2024. Mercoledì 24 gennaio (ore 18.30) al GRA’ di Palazzo Gradari, taglia il nastro ‘Oceano Adriatico’ progetto che – nella sezione della ‘natura operosa’ della cultura – si propone di ‘potenziare’ la prospettiva di Pesaro Città Creativa UNESCO della musica, utilizzando la musica come ‘strumento di composizione sociale’ e promuovendo nuove modalità di approccio al suono e alla produzione di giovani musiciste e musicisti. Il nome riprende il titolo del disco pubblicato nel dicembre 2020 con 20 anni di musica indipendente a Pesaro e 42 band per scoprire tutto quello che succede sull’Oceano Adriatico (produzione, Black Marmelade Records, Za Musica, Comune di Pesaro). L’obiettivo è di riconoscere alla musica la capacità di creare ambienti di vita positivi, sostenere relazioni interpersonali e permettere esperienze collettive di festa e scoperta. L’idea è di “liberare la musica nella città”, offrendo esperienze – con un focus speciale sui cittadini più giovani – che vanno oltre il comune, stimolando attenzione ambientale, corresponsabilità e inclusione. Attraverso un processo circolare, l’esperienza artistica alimenta crescita personale e coesione di comunità, contribuendo a migliorare per tutti le condizioni di vivibilità della città. In sintesi, “Oceano Adriatico” si propone di trasformare la musica in un catalizzatore positivo per il cambiamento sociale e culturale a Pesaro. Il rapporto musica/città viene svolto attraverso tre filoni di proposte – da gennaio a dicembre – che consentono di riconoscere e sperimentare la città dal punto di vista della musica: Piano Pianissimo/Forte Fortissimo, Fuori!, Musica: sostantivo femminile plurale. Nel calendario trovano quindi posto concerti a basso volume in sedi inaspettate, un evento ad alto volume di reggae/dub, un laboratorio di educazione all’ascolto della città, corsi di canto corale e incontri con le scuole per capire la ‘questione femminile’ in musica.
Il soggetto attuatore di ‘Oceano Adriatico’ è la Cooperativa Sociale Labirinto.
Alla conferenza stampa erano presenti: Camilla Murgia assessora alla Crescita con delega alle Pari Opportunità del Comune di Pesaro, Silvano Straccini direttore generale Pesaro 2024; in collegamento Agostino Riitano direttore artistico di Pesaro 2024; per Cooperativa Sociale Labirinto, il presidente Davide Mattioli e Vittorio Ondedei coordinatore del progetto.
Ha aperto Camilla Murgia: siamo qui a presentare i progetti che compongo il mosaico del programma di Pesaro 2024. È la prima occasione con la stampa dopo la cerimonia del 20 – momento in cui la musica è stata protagonista e in cui la partecipazione dei ragazzi è stata lampante -, con un progetto che avrà una serie di azioni che affidano ai giovani, un ruolo da attori protagonisti e lo fa attraverso la musica, che pensa anche alle differenze di genere e alla musica femminile in particolare. Sono molto soddisfatta di come, attraverso Pesaro 2024, si mette a sistema attività che già c’erano già ma con un calendario che abbraccia tutta la città. Ci tengo a sottolineare la filosofia dietro questi progetti, Oceano Adriatico in modo forte: le tematiche sulle pari opportunità, ma anche l’dea di cultura come apertura e come slancio che vada ben oltre il 2024. Con Pesaro 2024 stiamo realizzando una mappatura del territorio per avere risposte che ci serviranno a costruire ciò che ancora in città non c’è.
Oggi è l’avvio ufficiale e concreto di Pesaro 2024 e ‘Oceano Adriatico’ è l’immagine vera di una capitale che lavora nel segno della cocreazione, condividendo obiettivi e modalità di realizzazione dei progetti con tanti soggetti della città: così Silvano Straccini. Siamo dentro la natura operosa della cultura, uno dei 5 assi da seguire, il soggetto attuatore è la Cooperativa Labirinto che ha creato i contenuti sulla base di linee progettuali che abbiamo condiviso, è Labirinto il soggetto sul campo, non potevamo aprire il calendario in modo migliore.
Ha continuato Agostino Riitano: siamo molto felici perché siamo riusciti ad avviare la capitale come l’avevamo immaginata con una partecipazione popolare molto elevata, con un mix che in piccolo testimonia ciò che vogliamo fare nel corso dell’anno. Iniziare con ‘Oceano Adriatico’ è il modo migliore per iniziare perché tiene dentro tantissimi dei livelli che svolgeremo durante l’anno. L’idea è di liberare la musica nella città. E’ stata una scelta di natura ideologica: abbiamo passato l’intero anno a lavorare con i principali soggetti culturali, abbiamo lavorato gomito a gomito, con realtà di diverse dimensioni. Oggi siamo con Coooperativa Labirinto realtà solida che opera nel welfare del sociale, ma anche soggetti più piccoli per fare capacity building generale. In questo progetto ci sono: l’elemento ambientale, l’inclusione con la questione di genere e la volontà di scardinare l’idea della musica solo organizzata. Obiettivo finale: ragionare diversamente sulla città e fare cose con i giovani creando spazi di autonomia.
Davide Mattioli: Labirinto è il soggetto attuatore di due progetti e partner di altri due, quindi il livello di coinvolgimento è molto alto per un’attività importante per il territorio. Oceano Adriatico ci porta nuovamente a progettare in un campo di intervento con una categoria di cittadini cui noi prestiamo sempre molta attenzione.
Ha concluso Vittorio Ondedei: l’idea di fondo di ‘Oceano Adriatico’ è di ‘approfittare di Pesaro Capitale della cultura italiana per esplorare la partecipazione dei giovani come pubblico e musicisti e per sperimentare con programmazione diverse da ciò che si fa di consueto. Qualcosa è cambiato nel rapporto tra musica e città. Vogliamo Esplorare la modalità del vivere con la musica – con un effetto pulviscolare – , e il progetto sarà l’occasione per raccogliere elementi per capire cosa manca in città.
PIANO PIANISSIMO/FORTE FORTISSIMO
in collaborazione con il GRA’ – non solo cibo da cortile –
mercoledì 24 gennaio ore 18.30, GRA’, inaugurazione progetto
Il rapporto fra la musica suonata/riprodotta e una città è sempre controverso. Solitamente confinata in luoghi e tempi normati per legge, ogni tanto la musica esce dai confini e produce tensione. Del resto l’identità musicale contribuisce a caratterizzare una città, a creare connessioni fra i suoi abitanti, ad essere di sostegno per attività creative, culturali e commerciali. Piuttosto che tematizzare in luoghi di intenzione e parola, il rapporto fra musica e città, fra suono e rumore, fra diritto alla fruizione e diritto alla quiete, questa sezione si propone di affrontare il tema partendo dall’organizzazione di eventi musicali particolari in cui la musica esce dai suoi confini, misurando e negoziando nuove condizioni, per sperimentarle e valutare se siano praticabili. La città verrà allora riconosciuta e sperimentata dal punto di vista musicale, Sono previsti concerti a basso volume in sedi inaspettate e un evento ad alto volume di reggae/dub, genere musicale in cui l’impianto audio è uno strumento musicale vero e proprio, un laboratorio unico di educazione all’ascolto della città e di esplorazione dei suoi suoni più nascosti.
febbraio-giugno
Foreste elettriche Cinque laboratori di ascolto profondo (max 30 partecipanti) a cura de ‘L’Impero della Luce’ per capire come suona il silenzio della città. Attraverso una speciale strumentazione tecnologica, si condurrà un’esplorazione guidata dei suoni inaudibili dei campi elettromagnetici che costellano le nostre città: i segnali trasmessi dalle antenne, gli antifurti, il fischio della corrente, le tonalità armoniche, i ritmi e i rombi delle cabine dell’alta tensione, i cavi sotterranei, le reti wifi.
22 marzo, 11 ottobre
Concerti piccoli: 2 giornate di musica suonata dal vivo in spazi inusuali ed inaspettati (uffici pubblici, negozi, androni, sale prove, abitazioni) in cui le note si confrontano con i suoni della città, delle automobili, delle persone in una sorta di incontro dialettico molto particolare.
9 agosto
Concerto Grosso
La musica a volume alto non gode di buona reputazione: disturba, rovina il sonno, irrita. E poi è associata a generi musicali controversi, come il metal o la tecno. Nel ‘Concerto Grosso’ volume e densità del suono sono connaturati alla proposta musicale stessa, con un sound system reggae/dub dal suono potente ma capace di creare un’esperienza sonora avvolgente e a suo modo morbida.
FUORI!
In collaborazione con associazione POPGRUPPO
Venerdì 23 febbraio, Circolo Mengaroni: evento di presentazione del festival diffuso
marzo-luglio
Essere Capitale della Cultura può essere l’occasione perfetta per sperimentare nuove modalità di organizzare, sperimentare e vivere eventi musicali, uscendo dalle logiche abituali in base a cui la musica classica si fa a teatro e la musica popolare nei locali e festival, venendo poi suddivisa in ulteriori sottocategorie (rock, elettronica, folk…), ciascuna con i propri luoghi e pubblici specifici. Con il festival diffuso ‘FUORI!’, l’obiettivo è di mescolare le carte e le attese, creando abbinamenti di musiche e luoghi non prevedibili, facendo incontrare identità diverse e persone che non si troverebbero mai normalmente a condividere eventi musicali. Verranno coinvolti gruppi italiani e stranieri, curando in particolare la partecipazione di gruppi musicali pesaresi, selezionati attraverso un contest.
09/03 Scout Gillet
09/04 Kristin Hersh c/o Urbico ciclofficina
maggio Angelica
04/06 Julia Kent
Luglio Whitemary
MUSICA: SOSTANTIVO FEMMINILE PLURALE
In collaborazione con SPAZIO WEBO
Mercoledì 11 settembre, SPAZIO WEBO, evento di presentazione
Il tema della presenza femminile nel mondo della musica è oggetto di particolare attenzione negli ultimi anni. L’intensificazione della sensibilità collettiva riguardo alle pari opportunità ha evidenziato che le donne che suonano, e che sono riconosciute come autrici e/o interpreti, sono in numero minore rispetto agli uomini. E’ un problema complesso, con radici storiche articolate e di difficile soluzione: il progetto vuole affrontarlo attraverso eventi e attività comunitarie, che portino a rilevare il problema, a definire nella pratica i blocchi che producono un effetto di sbilanciamento nella presenza artistica di genere. Verranno realizzate due attività: un laboratorio di canto corale ed un programma di incontri tra artiste/artisti e ragazze/ragazzi delle scuole superiori.
settembre-dicembre
Corso di canto corale sulla musica popolare
a cura di Francesca Messina (Femina ridens)
Il percorso è rivolto a donne di ogni età, con esperienza in ambito musicale e/o canto corale, e prevede la conoscenza e l’apprendimento di canti della tradizione orale (anche con l’utilizzo di strumenti antichi e tradizionali), partendo dalla loro origine e dal legame con il ruolo della donna nei diversi contesti sociali. La proposta inquadra la questione dal punto di vista concreto e storico, dando voce ad uno spazio di espressione femminile efficace per rappresentare istanze di affermazione di una presenza positiva e creativa. E’ previsto un evento finale di condivisione con la città.
settembre-dicembre
Raccontami come funziona
5 Incontri tra studentesse/studenti e artiste/artisti. Attraverso il coinvolgimento di artiste ed artisti che hanno una rilevante presenza nel mercato musicale italiano e nei social, si creano momenti di confronto su cosa significa essere musiciste in Italia, quali le risorse necessarie, quali gli ostacoli. L’obiettivo è di accrescere, nelle ragazze e nei ragazzi, la consapevolezza dei meccanismi creativi e produttivi in ambito musicale.
Info di servizio
Gran parte delle iniziative di ‘Oceano Adriatico’ si svolge su iscrizione.
Già possibile iscriversi a Foreste Elettriche, partenza laboratori 24 febbraio https://labirinto.coop/
Sul sito di pesaro2024 www.pesaro2024.it, sono disponibili le info per iscriversi e consultare il calendario aggiornato delle iniziative di tutto l’anno.
Tutti i dettagli del progetto ‘Oceano Adriatico’ nel sito di Cooperativa Sociale Labirinto