La chiesa del S. Arcangelo torna a splendere per le festività pasquali

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FANO – L’eliminazione dell’impalcatura ha permesso di mostrare ai cittadini e ai turisti, che trascorreranno nella nostra città le vacanze pasquali, le facciate della chiesa di S. Arcangelo completamente restaurate. “Grazie, infatti, al Vescovo Armando, da sempre attento alla tutela del patrimonio storico-artistico del nostro territorio – spiegano dall’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Fano, Fossombrone, Cagli, Pergola – un altro piccolo gioiello del centro storico viene ridato alla città in tutto il suo splendore”.

“I lavori – spiega l’ingegner Marco Boschini incaricato diocesano per i Beni Culturali – sono stati eseguiti con il contributo della CEI per il restauro di beni ecclesiastici. L’importo dei lavori è di circa 400mila euro e il budget di spesa è stato rispettato. Entrando nel merito dei lavori, si è proceduto alla sistemazione della copertura con impermeabilizzazione a causa delle notevoli infiltrazioni. Inoltre, sono state restaurate la facciata laterale e quella di prospetto, quest’ultima con sagramatura rispettando le richieste della Sovrintendenza. E’ stato realizzato anche un bagno interno. D’accordo con il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “Padalino” e con il Sindaco – ha proseguito Boschini – è stato riaperto l’accesso lato-scuola per la fruizione dell’edificio da parte dei disabili”.

Alcune note tecniche: la Sovrintendenza, nella persona dell’architetto Simona Guida, ha approvato e seguito il progetto. Il progetto è stato curato dall’architetto Giuliano Panaroni. L’impresa esecutrice è stata la Meliffi & Guidi snc di Urbania. L’ingegner Marco Boschini, incaricato diocesano per i Beni Culturali, è il responsabile unico del procedimento.

1 COMMENT

  1. La bellezza della chiesa sta nel renderla accessibile , non sono le mura che rendono importanti i luoghi ma il valore culturale che trasmettono che nasce da ciò che vuole rappresentare in questo caso il valore della cristianita e del cattolicesimo come espresdione di comunità ……quindi l accesso per la persona disabile non deve e non puo essere quello di servizio perché automaticamente annullerebbe il fine del restauro in quanto modalità per rendere visitabile in sicurezza un luogo per tutti !!!!

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