FANO – La Fondazione Rete Lirica delle Marche apre il 2024 con la messinscena di una delle opere più note e amate di Gioachino Rossini, La Cenerentola, ossia La bontà in trionfo titolo che, attraverso il più celebre compositore marchigiano, omaggia l’anno di Pesaro Capitale italiana della cultura 2024.
In scena un allestimento realizzato in collaborazione con il Rossini Opera Festival di Pesaro e l’Accademia musicale “Bernardo De Muro” di Tempio Pausania che debutterà al Teatro della Fortuna di Fano sabato 3 febbraio alle ore 20.30, preceduto giovedì 1° febbraio alle 17 dalla ormai consueta anteprima giovani. Lo spettacolo sarà quindi in replica sabato 10 febbraio alle ore 21.00 al Teatro dell’Aquila di Fermo (anteprima giovani giovedì 8 febbraio alle ore 17.00) e sabato 17 febbraio alle ore 20.30 al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno (anteprima giovani 15 febbraio alle ore 17.00).
Lo spettacolo è stato presentato oggi a Fano alla presenza di Catia Amati (vicepresidente della Fondazione Rete Lirica delle Marche), Alessio Vlad (direttore artistico della Fondazione Rete Lirica delle Marche), Ernesto Palacio (sovrintendente del Rossini Opera Festival), Daniele Vimini (presidente del Rossini Opera Festival e vicesindaco del Comune di Pesaro), Cora Fattori (assessore alla cultura del Comune di Fano), Fabrizio Ruggero (direttore artistico dell’Accademia Bernardo De Muro), Gianni Antonio Addis (sindaco del Comune di Tempio Pausania).
«Sono felice che questa messinscena della Cenerentola di Rossini– dichiara Catia Amati, vicepresidente della FRLM – inizi il suo tour nei teatri della Fondazione Rete Lirica delle Marche proprio da Fano perché con questa partitura ho un legame personale, avendo lavorato con Alberto Zedda durante gli anni di preparazione dell’edizione critica. È un’ulteriore emozione poter portare un contributo così importante durante l’anno di Pesaro Capitale italiana della cultura 2024 eseguendo una delle partiture più note del compositore pesarese. Il mio ringraziamento va a tutte le istituzioni che stanno contribuendo a questa produzione come la Fondazione Rossini, il Rossini Opera Festival, l’Orchestra Sinfonica G. Rossini, l’Accademia Bernardo De Muro e il Comune di Tempio Pausania».
L’opera di Rossini andò in scena per la prima volta nel 1817 al Teatro Valle di Roma e venne composta con la consueta rapidità su libretto di Jacopo Ferretti, tratto dalla celebre favola di Perrault adattata alle consuetudini teatrali dell’epoca e per questo con minori elementi magici e fiabeschi.
La produzione scelta dalla Fondazione Rete Lirica delle Marche, con le scene di Lorenzo Mazzoletti, i costumi di Viola Sartoretto e le luci di Silvia Vacca, vede la regia firmata da Matteo Anselmi: «Il tema dell’amore e dell’immaginazione – dichiara il regista – si fondono con l’elemento che più di tutti ci rende sognatori: i libri. Che con delicatezza e innocenza ci conducono in una storia, in cui la protagonista trionfa con la sua bontà e con l’accettazione di se stessa, indipendente dal proprio stato sociale».
«Questa è un’occasione straordinaria – commenta Alessio Vlad, direttore artistico della Rete Lirica delle Marche – perché la nostra Fondazione collabora con uno dei festival più importanti al mondo, il Rossini Opera Festival. Insieme si sta portando in scena uno spettacolo con una compagnia di canto che è stata formata grazie alla collaborazione con il ROF e con l’Accademia Rossiniana».
«Il ROF – racconta Ernesto Palacio, sovrintendente del Rossini Opera Festival – aveva accettato di coprodurre con Tempio Pausania questa Cenerentola e ora devo ringraziare la Rete Lirica per avere accettato di proporla nel circuito delle Marche. Quella che si vedrà sarà una produzione naïf, indirizzata ai più giovani, dove è evidenziato l’aspetto fiabesco dell’opera. Il cast è tutto formato da giovani che sono stati allievi dell’Accademia Rossiniana, compresi il regista e il direttore d’orchestra. Uno spettacolo che mi auguro possa proseguire la sua strada ancora per molte recite».
Sul podio dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini salirà Andrea Foti che guiderà – seguendo la partitura a cura di Alberto Zedda per la Fondazione Rossini – anche il Coro del Teatro della Fortuna preparato da Mirca Rosciani. Il cast è formato da giovani under35, scelti nell’ambito della collaborazione con il Rossini Opera Festival di Pesaro e l’Accademia musicale “Bernardo De Muro” di Tempio Pausania, già confermati talenti in molti teatri internazionali: nel ruolo della protagonista Angelina, il mezzosoprano Chiara Tirotta, in quello di Don Ramiro il tenore Pietro Adaini e come Dandini il baritono Matteo Mancini. Don Magnifico sarà invece il baritono Giuseppe Toia e Alidoro sarà il basso Giacomo Nanni. Nei ruoli delle sorellastre Tisbe e Clorinda ci saranno rispettivamente il mezzosoprano georgiano Tamar Ugrekhelidze e il soprano spagnolo Patricia Calvache.
Per la produzione di questo spettacolo saranno attivi, in tutte e tre i teatri di Fano, Fermo ed Ascoli Piceno, i percorsi inclusivi realizzati in collaborazione con UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) e ENS (Ente Nazionale per la protezione e l’assistenza dei Sordi), organizzati nell’ambito del progetto regionale “Marche for All”.