FANO – Tempo di bilanci per la Fondazione Teatro della Fortuna che ha riassunto gli ultimi dieci anni di attività (2014-2024) sotto la guida della Presidente Catia Amati e dei Consiglieri di Amministrazione che si sono succeduti.
Il Sindaco Luca Serfilippi ha portato un saluto, in cui ha ringraziato la Presidente e il CdA per il lavoro svolto in questi anni.
Dopo aver proiettato un video che ha riassunto le foto degli spettacoli andati in scena dal 2014 al 2024, la Presidente Catia Amati è partita dai ringraziamenti, per poi ripercorrere gli anni di lavoro e le numerose iniziative. Il fulcro è stato rendere il teatro aperto, alla città e ai cittadini, facendolo diventare un punto di riferimento importante. Altro aspetto fondamentale sono state le collaborazioni con enti, istituzioni, aziende ed associazioni del territorio e non solo. Solo per citarne alcuni: Amat, il Comune di Fano, la BCC, la Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, Aset, Papalini, Dago, Wider, l’Orchestra Sinfonica G. Rossini, il Fano Jazz Network, l’Ente Carnevalesca.
Tanti i cambiamenti apportati: aver aumentato da 2 a tre serate la stagione di prosa, il ritorno della sinfonica, gli spettacoli per bambini, il Capodanno pensato per le famiglie, il lavoro con le scuole, la partecipazione alla Fondazione Rete Lirica delle Marche che lavora con le maestranze del territorio. Di rilievo il progetto Fuori il sipario in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche (Prof. Paolo Clini) e il Prof. Rodolfo Battistini, dove è stato studiato e mappato nel dettaglio.
Fondazione Teatro che ha dovuto fare i conti come tutti con la pandemia e con la difficoltà di far ritornare gli spettatori in sala, facendo vincere loro le paure portate dal covid. Dopo lo stop si è oggi ritornati a 1.100 abbonati alla stagione di prosa, con più di 500 spettatori a serata.
Grazie ai fondi del PNRR attraverso il Comune di Fano, la Fondazione ha lavorato sull’efficientamento energetico cambiando il sistema di riscaldamento e le luci sul palcoscenico.
L’Assessore alla Cultura Lucia Tarsi raccoglie il testimone, rimarcando il lavoro di connessione del teatro alla città e il lavoro capillare sui giovani per cui il teatro stesso è entrato nelle scuole. Fa sua, arricchendola, una frase di un Ministro dell’istruzione francese di qualche anno fa: “i teatri, i musei, le scuole sono i templi laici della società, dove si costruisce il futuro guardando al passato”. Ha ringraziato la Presidente Amati per il lavoro svolto, guardando al futuro e agli obiettivi ancora da raggiungere.