FANO (PESARO URBINO), 24 MAR – ”Non abbiamo mai ricevuto minacce personali, ma facendo questo mestiere, raccontando tanti fatti, probabilmente qualcuno si è sentito offeso, non ha gradito questo nostro modo di fare informazione”. Così il direttore di Fano TV Marco Ferri ha commentato durante la rassegna stampa l’attentato incendiario subito ieri sera dall’emittente, che trasmette da 11 anni sul canale 17 del digitale terrestre. Le prime indagini sembrano escludere un’intimidazione da parte della criminalità, e punterebbero piuttosto su un gesto isolato, ma l’inchiesta, coordinata dalla procura di Pesaro e affidata al Commissariato di Fano, è appena agli inizi. Ferri ha mandato in onda il filmato girato dalla telecamera di sorveglianza del palazzo, in cui si vede un uomo incappucciato, ”verosimilmente giovanissimo, vista l’agilità con cui poi scappa”, versare liquido infiammabile davanti alla porta dell’emittente, assicurandosi che penetrasse all’interno, e poi appiccare il fuoco. Il direttore non esclude che ci possa essere ”un mandante”, né che l’episodio sia un ”atto dimostrativo: non lo sappiamo”, dice: ”restano un po’ di sconcerto, l’amarezza e tanti dubbi”. Fortunatamente ”il Padreterno ci ha messo le mani”, e il rogo è rimasto circoscritto alla reception, anche grazie all’allarme dato subito da tre ragazzi che avevano visto uscire del fumo dalle finestre. Tutto è successo alle 20:53, durante la messa in onda del Tg, ”registrato pochi minuti prima”. Gli ultimi due collaboratori erano usciti alle 20:40, e l’attentatore ha aspettato che si allontanassero per entrare in azione. ”A nome di tutta la città – dice il sindaco di Fano Massimo Seri – esprimo la massima vicinanza a Fano TV, al suo direttore Marco Ferri e allo staff, condannando il deprecabile atto accaduto nella notte”. (ANSA).