Un maneggio della provincia di Pesaro e Urbino ha segnalato alla Questura alcune condotte sospette avvenute nel mese di agosto all’interno del loro campo. Grazie alle riprese della videosorveglianza fornite dai proprietari, gli operatori della Polizia di Stato hanno potuto ricostruire la sequenza dei fatti che, nelle occasioni documentate, si ripeteva in maniera pressoché identica: un uomo, durante le ore serali, faceva ingresso all’interno del maneggio. Una volta entrato, si dirigeva verso i box e liberava all’interno del campo recintato alcuni cavalli. Successivamente, si denudava completamente e indossava una coda di cavallo finta. Incominciava, così, a camminare tra gli animali, intervallando tali momenti con altri durante i quali si cospargeva il corpo con le loro feci e urine. Tali comportamenti, unitamente alle informazioni acquisite sulla sua identità (un quarantenne circa, con regolare attività di lavoro e senza precedenti), hanno fatto emergere un evidente disagio sofferto dall’uomo. I proprietari del maneggio non hanno, infatti, sporto querela nei suoi confronti. La gestione di situazioni come questa, che attengono all’attuale tematica del disagio mentale, necessita di una azione coordinata tra i vari servizi presenti sul territorio. È per questo che gli operatori di polizia hanno provveduto a segnalare l’uomo ai servizi sanitari competenti per la sua presa in carico, al fine di attivare un idoneo percorso terapeutico e di assistenza.