PESARO – C’è preoccupazione tra gli operatori per il riaccendersi della discussione sulla destinazione del gettito dell’imposta di soggiorno. Questo il commento di Confindustria Alberghi, Assohotel e Federalberghi alle notizie circolate in questi giorni, concernenti la proposta di consentire ai comuni di utilizzare l’imposta di soggiorno per il finanziamento delle spese correnti.
Da anni le imprese attendono che vengano resi effettivi i principi sanciti dalla legge istitutiva dell’imposta di soggiorno, una tassa di scopo destinata a finanziare interventi in materia di turismo a sostegno di un settore che contribuisce alla economia ed alla occupazione del territorio.
Malgrado questo le imprese del turismo e i turisti sono viste meramente come un bancomat.
Chiara a riguardo la posizione del direttore di Confcommercio Marche Nord Agnese Trufelli, del presidente di Federaberghi Pesaro Urbino Paolo Costantini, del vicepresidente regionale di Federalberghi Luciano Cecchini e di Angelo Serra, presidente onorario di Federaberghi Marche: “Chiediamo che la tassa di soggiorno venga destinata solamente a fini turistici, concretizzando le finalità proprie della tassa di scopo. L’obiettivo deve essere il miglioramento dei servizi di accoglienza verso il turista e la promozione del territorio”. Aggiunge Marco Filippetti, presidente Apa Hotels Pesaro: “I turisti che scelgono Pesaro, così come altre località, lo fanno in larga parte per gli investimenti in marketing e comunicazione fatti prevalentemente dagli albergatori. A maggior ragione la tassa di soggiorno va reinvestita per cercare di promuovere sempre più il territorio, oltre che per migliorare i servizi di accoglienza”.
A chi ha la responsabilità di definire la politica nazionale, si chiede di tutelare il settore e investire per la competitività delle imprese e dei territori.