Ilari e Tarsi sull’apertura di San Pietro in Valle: “Il miracolo si è compiuto”

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FANO – “Il miracolo si è compiuto”. Tarsi e Ilari rispondono alle accuse dell’opposizione: Capiamo che debbano ancora riprendersi dalla batosta subita alle ultime elezioni e che la riapertura di San Pietro in Valle possa dar loro fastidio. Tuttavia, dobbiamo amaramente concordare con loro: siamo tutti vivi, ma forse non è un miracolo.”

Tarsi e Ilari continuano: “Non esiste alcuna perizia che attesti l’inagibilità della Chiesa. Pertanto, le dichiarazioni della Fattori sono false e mirano solo a creare un allarmismo infondato, danneggiando la nostra città. San Pietro in Valle è un patrimonio collettivo che deve essere vissuto e valorizzato, non chiuso a chiave.” Per Tarsi e Ilari, la vera domanda non è perché abbiamo aperto la Chiesa, ma perché è rimasta chiusa per così tanti anni. “Noi non abbiamo violato nulla in quanto nessuna autorità ha disposto la chiusura. Invece di perdere tempo cercando lettere per scaricare le responsabilità sugli uffici, perché non è mai stato chiesto un parere al dirigente dei Lavori Pubblici, la figura più competente per valutare le condizioni della struttura comunale? Nessuno si è mai degnato di farlo.”

Gli assessori distinguono chiaramente: “Un conto è la stabilità di una struttura, un altro è il distacco di elementi decorativi. La verità è che le uniche considerazioni fatte riguardavano l’umidità come possibile causa del distacco di decorazioni, ma questo viene smentito da un autorevole report della Politecnica delle Marche, che afferma chiaramente: ‘La chiusura al pubblico della chiesa ha costituito una concausa di degrado, aggravando la condizione generale della struttura. L’assenza di ricambi d’aria e delle necessarie attività manutentive ha limitato la possibilità di gestire l’umidità interna, che già affliggeva l’edificio a causa di fenomeni di risalita capillare e infiltrazioni pregresse’. Non a caso, durante i rilievi, l’apertura delle porte e delle finestre ha migliorato significativamente le condizioni. Tenere chiusa una ricchezza culturale di questo valore è un errore gravissimo.”

Gli assessori confermano che il problema dell’umidità sarà affrontato con determinazione: “Prenderemo di petto questo tema”. Concludono poi affermando: “Ci impegneremo affinché chiunque possa attraversare anche solo un metro di questo patrimonio, San Pietro in Valle, unico esempio di chiesa manierista nelle Marche che tutti ci invidiano. Il centrosinistra ha prefirito nascondersi dietro la burocrazia e i passacarte, piuttosto che riconsegnare alla città un gioiello di questo valore”.

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