Il fanese Massimo Sabatelli corre la maratona in Tanzania con L’Africa Chiama

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FANO – Corre la maratona in Tanzania con L’Africa Chiama. Lui è un volontario, Massimo Sabatelli. Correrà i 42 chilometri nel parco del Serengeti dopo aver affiancato le operatrici e gli operatori de L’Africa Chiama a Iringa in Tanzania.

Quarantadue chilometri di corsa per far conoscere la missione della onlus fanese L’Africa Chiama. È una maratona della speranza a 5.946 chilometri da casa quella che si appresta a correre Sabato 11 Novembre Massimo Sabatelli, 57enne fanese, di professione educatore. Dopo aver svolto il corso di avvicinamento al volontariato in Africa promosso da L’Africa Chiama lo scorso aprile, Sabatelli ha infatti deciso di coronare il suo sogno e volare in Tanzania per tre settimane. È partito così lunedì 30 Ottobre da Fiumicino assieme ad altri tre nuovi volontari dell’associazione per svolgere un periodo di volontariato presso i centri dell’associazione nella regione di Iringa.

 

In questi giorni Massimo e gli altri volontari sono stati impegnati in tantissime attività: dalla preparazione dei pasti nelle mense scolastiche dove L’Africa Chiama garantisce cibo a più di 4.500 bambini e bambine, alle visite domiciliari dei bambini che soffrono di gravi malnutrizioni fino alle sessioni di trattamenti riabilitativi al fianco del personale locale rivolte a bambini con varie disabilità.

 

Qui in Tanzania sto toccando con mano il grande lavoro che l’associazione porta avanti per garantire cibo, scuola e salute ad una fascia della popolazione in gravissima difficoltà. Ho aiutato le cuoche nella preparazione dei pasti nelle mense scolastiche che forniscono un piatto completo a migliaia di bambini. L’impegno e le donazioni che raccogliamo in Italia qui si trasformano in aiuti concreti e niente va sprecato. Un pasto costa solo 33 centesimi di euro!!!!!!

 

Ma la missione di Massimo si unisce ad un’altra sua grande passione, ovvero quella della corsa. Massimo infatti parteciperà l’11 novembre a nome della onlus alla manifestazione podistica più importante della Tanzania che si svolge all’interno del Parco Nazionale Serengeti, nel cuore di quello Stato. “Una corsa che acquista un valore importante – spiega Raffaella Nannini, coordinatrice dell’Africa Chiama -, ovvero quello dell’impegno quotidiano al fianco delle comunità più vulnerabili del continente africano. Indosserà una maglietta con il logo de L’Africa Chiama ed un motto di Nelson Mandela: ‘Sembra sempre impossibile farcela, finchè non ce la fai’”.

 

Corro da più di 20 anni da quando ho lasciato il rugby giocato – spiega Sabatelli -. Corro a livello personale anche lunghe distanze ma ho corso in realtà poche maratone: quella più emozionante New York 2001, la più recente la Collemarathon di Barchi 2022. Sono anche già stato in Africa (Camerun e Ciad) e mi ero ripromesso di ritornarci quando si fossero create le condizioni giuste con l’apporto di persone motivate. Cose che ho trovato avvicinandomi a l’Africa Chiama. L’idea della maratona è nata per dimostrare che qualsiasi obiettivo è possibile, basta perseverare e continuare ad andare avanti nonostante le difficoltà che possiamo incontrare”.

 

E’ così anche per l’impegno dell’associazione fondata nel 2001 da Italo Nannini, scomparso tre anni fa, che lascia all’ong una grande ed importante eredità. “In questi anni, nel corso dei numerosi viaggi in Kenya, Tanzania e Zambia abbiamo accolto il grido di persone vulnerabili – dice la Nannini”. L’ultimo Bilancio Sociale dell’associazione fanese, con oltre 90 volontari, ha raggiunto 45.000 beneficiari, 1.541.308 euro raccolti, di cui il 91% direttamente destinati per realizzare attività in Kenya, Tanzania, Zambia e anche in Italia.

Insieme a Massimo sono partiti anche Stefania Finocchiaro dalla Sicilia, Silvia Conti dalle Marche e Paolo Chiaravella dalla Toscana. 

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