FANO -“L’istituto ITC Battisti di Fano per quest’anno è ufficialmente salvo. Questo rappresenta una grande vittoria per centinaia di studenti e per l’intera città di Fano. La proposta di atto riguardante la proposta di programmazione della rete scolastica per l’anno 2016/2017 e discussa oggi nella commissione contiene definitivamente il mantenimento dell’autonomia dell’istituto tecnico Battisti di Fano e grazie al mio emendamento è avvenuto anche il ripristino dei corsi serali che non erano ricompresi” ; così dichiara Mirco Carloni, consigliere regionale e vicepresidente della commissione istruzione che ha esaminato l’atto.
“Questa notizia – continua Carloni – è motivo di grande soddisfazione per tutti i ragazzi, per le loro famiglie e per l’intero corpo docente per mesi ha portato avanti una battaglia di cui mi sono fatto interprete fin dal primo momento. Nella commissione odierna è stato approvato anche il mio emendamento che inserisce nella programmazione scolastica i corsi serali già esistenti del Battisti ”.
Ritengo fosse indispensabile evitare l’accorpamento del Battisti con il Polo tre di Fano, perché sarebbe stata una scelta senza ritorno fatta con troppa fretta e senza una condivisione. Fortunatamente anche a seguito delle mie ripetute osservazioni, l’assessore Bravi ha capito l’importanza di concertare maggiormente questa decisione con tutti i soggetti interessati. Il Battisti conserverà la propria autonomia il prossimo anno e ciò permetterà anche il rilancio della sua già valida offerta formativa con l’obiettivo di aumentare il numero di iscritti. Con questa vittoria alla città di Fano viene così consentito il mantenimento della quarta unità didattica, evitando quindi di essere relegati ad un ruolo marginale rispetto agli altre città delle Marche”.
“Adesso è il momento di pensare al futuro – conclude Mirco Carloni – ed invito tutta la classe politica della città di Fano e tutti gli operatori scolastici a concertare assieme le migliori soluzioni per riorganizzare al meglio la rete del territorio cercando di offrire un sempre più ricco e valida offerta formativa ai giovani studenti, magari evitando che il problema si riproponga. Vada la scuola a proporre i propri corsi presso le scuole medie”.