FANO – In occasione della XXI Giornata Mondiale dell’Alzheimer, prevista per domenica prossima, verrà organizzato un evento in Piazza XX Settembre a Fano, dalle ore 11:00 alle ore 12:00. L’obiettivo è quello di organizzare una manifestazione semplice, economica e suggestiva sul tema delle demenze, nella quale verranno fornite anche le informazioni sulla patologia.
Interverranno l’Associazione AFMA Onlus che segue i familiari dei malati del nostro territorio, la Fondazione Anziani Sereni ed il Centro Diurno Margherita di Fano.
I nostri ricordi ci dicono chi siamo stati e chi siamo, definendo la nostra storia e la nostra identità nel tempo.
Cosa accadrebbe di noi se li perdessimo?
E’ ciò che accade a molte persone invecchiando.
Dopo i 60 anni 6 persone su 100 hanno un’alta probabilità di incontrare questa malattia, mentre diventano 30 ogni 100 sopra i gli 80 anni.
I malati di demenza perdono il dono della memoria e vivono dei ricordi delle persone che sono loro vicine.
Con l’evento “COSA NON VUOI DIMENTICARE?”, in contemporanea in diverse città d’Italia, non vengono raccolti soldi ma ricordi, memorie personali che servono a restituire ai malati di demenza, rappresentate in queste piazze da persone completamente vestite di bianco per sottolineare la loro invisibilità ed anonimato. l’identità e lo status di persona.
Gli obiettivi che ci poniamo sono:
sensibilizzare cittadini, amministrazioni e politica su questo grave problema;
evitare la ghettizzazione delle persone con demenza e delle loro famiglie nelle case di riposo e nelle loro abitazioni;
abbattere gli stereotipi negativi e denigratori collegati alla malattia;
chiedere maggiore attenzione alle istituzioni affinché la politica si faccia garante di una assistenza specializzata così come previsto dalla Carta dei diritti del malato di Alzheimer;
migliorare il funzionamento dei servizi a favore delle persone con demenza (nelle case di riposo, negli ospedali, nei percorsi per la diagnosi, per gli aspetti amministrativi, per la fornitura di ausili, presidi, assistenza a domicilio, ecc.) ricordando che i malati sono, prima di tutto, persone.
Se i ricordi vengono meno, non deve venire meno la dignità di chi
i ricordi non li ha più.
Per maggiori informazioni consultare www.israa.it