FOSSOMBRONE – Non vogliono essere trasferiti. Protestano i giovani profughi di stanza a Fossombrone da un anno. In tutto sono trenta. Domani mattina alle 11 sit-in davanti alla sede municipale. Oggi pomeriggio una loro delegazione accompagnata da Gessica Di Girolamo, in veste di interprete e volontaria, si è portata nel municipio per chiedere un incontro al sindaco. La stessa richiesta l’hanno inoltrata all’assessore Paride Prussiani che ha dato loro appuntamento giovedì mattina alle 9. “La maggior parte di noi – hanno detto – sarà trasferita in una living house. Vale a dire un appartamento per due persone, gestito autonomamente, in un’altra regione d’Italia. Eccezione fatta per due destinati a Casa Freedom, la prossima settimana, in attesa di un nuovo trasferimento in una living house a Pesaro”. Dicono: “sappiamo e conosciamo almeno una decina di ragazzi, ospiti a Casa Freedom, che vi sono stati trasferiti con la stessa promessa. Sono ancora lì che aspettano il trasferimento in una living house a Pesaro. Chiediamo di avere le stesse condizioni e lo stesso trasferimento in una living house come gli altri richiedenti asilo. Casa Freedom è una condizione peggiorativa rispetto alle condizioni attuali. Non è in un centro cittadino. E’ tenuta in pessime condizioni, quando siamo andati a vederla i wc non erano funzionanti e i ragazzi dovevano scaricarci manualmente l’acqua corrente”.