Chi si ostina a dire che il cinema italiano è in crisi e che gli italiani non si interessano di politica, avrebbero dovuto essere a Fano ieri sera. Sale del Politeama e del Malatesta gremite da circa 800 spettatori per vedere “La Trattativa”, il film di Sabina Guzzanti che ha ricostruito le vicende che portarono a quello scellerato patto tra mafia e politica che ancora sta devastando il nostro Paese.
Ospiti d’eccezione l’autrice stessa accompagnata dal grande regista Michael Moore, Oscar 2003 come miglior documentario con “Bowling for Columbine” e Palma d’oro 2004 con “Fahrenheit 9/11” sull’attacco alle torri gemelle.
Michael Moore, in Italia per girare un film, tra operatori economici e lavoratori, sul modello walfare europeo, a rischio di smantellamento per favorire le esigenze di chi spinge per la firma di trattati come il TTIP (Trattato Transatlantico sul commercio e gli investimenti), ha voluto confrontarsi col pubblico fanese sui temi più scottanti.
Finita la proiezione del film un’autentica valanga di domande, sui più disparati argomenti riguardanti la politica e il sociale, hanno impegnato gli ospiti fino a tarda notte: crisi dei sistemi, il ruolo delle banche, le tecniche usate per fare il film, differenze tra la società americana e quella italiana e diciamolo pure una grande voglia da parte di tutti di comunicare.
E’ davvero difficile riassumere la serata proprio per la vastità delle questioni trattate ma è possibile comunque sintetizzarla in una risposta data da Moore che auspica un colpo al cuore per la “bestia capitalismo” attraverso un potenziamento delle democrazie come unico strumento per evitare gli eccessi che ogni sistema politico-economico ha dimostrato di saper portare. Questo potrà avvenire, aggiungiamo noi, solo con la massima partecipazione possibile, esattamente come in questa splendida serata al Politeama, ottimamente organizzata dagli attivisti del Movimento 5 Stelle di Fano in sinergia con lo staff del Politeama.