Giudice di Pace, Serfilippi: “Voglio mantenerlo aperto, ma i costi non possono gravare solo sul nostro bilancio”

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FANO – “Il mio obiettivo è mantenere aperto l’Ufficio del Giudice di Pace di Fano, ma il peso economico non può continuare a gravare esclusivamente sul bilancio del nostro Comune.” Questo il messaggio del sindaco di Fano Luca Serfilippi, durante l’incontro convocato nei giorni scorsi con il presidente dell’Ordine degli Avvocati, Arturo Pardi e numerosi rappresentanti della categoria.
“Nel corso del confronto – spiega il sindaco – ho ribadito l’importanza strategica di questo presidio giudiziario per il territorio e la mia determinazione a difenderlo.” Serfilippi ha sottolineato come il tema sia innanzitutto economico. “Come previsto dal Decreto Legislativo n. 156 del 2012 e successive modifiche, negli ultimi dieci anni i costi dell’Ufficio del Giudice di Pace, circa 200 mila euro annui tra spese e retribuzioni del personale comunale impiegato, sono stati interamente sostenuti dal Comune di Fano. Tuttavia, questo ufficio non serve solo i cittadini di Fano, ma è un punto di riferimento per tutto il territorio circostante.”
Alla luce di questa realtà, il primo cittadino ritiene fondamentale una maggiore equità nella gestione delle spese. “È giusto che i costi di mantenimento vengano ripartiti tra i Comuni che beneficiano di questo servizio. Per questo motivo, ho inviato una lettera ai sindaci dei Comuni limitrofi, chiedendo la loro collaborazione per un accordo di co-finanziamento basato su criteri proporzionali alla popolazione servita.”
L’iniziativa ha trovato il sostegno del presidente dell’Ordine degli Avvocati, Arturo Pardi, che ha condiviso l’importanza di preservare l’operatività dell’Ufficio di Fano per garantire un accesso agevole alla giustizia per i cittadini del territorio.
“Confido nella sensibilità e nel senso di responsabilità dei miei colleghi sindaci – conclude Serfilippi – per raggiungere un’intesa che consenta di garantire la continuità di questo servizio fondamentale, evitando il trasferimento delle competenze alla sede di Pesaro”. La proposta include anche l’eventuale disponibilità dei Comuni a trasferire personale per supportare questa funzione, rafforzando la sostenibilità complessiva del servizio. Il sindaco di Fano resta fiducioso che questa soluzione condivisa possa essere accolta per il bene di tutto il territorio.

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