PESARO – «Per troppo tempo la verità è stata offuscata dallo scontro ideologico».
Lo ha detto Matteo Ricci nel consiglio comunale riunito nel salone Metaurense della Prefettura, in occasione del Giorno del Ricordo. «Con la pulizia etnica delle truppe titine, tante famiglie italiane innocenti fecero una fine atroce. E migliaia di persone furono costrette a scappare dalle terre che amavano». La tragedia delle foibe, ha proseguito il sindaco, «è stata nascosta, per decenni, dalle divisioni ideologiche che hanno attraversato l’Europa. E che sono state presenti anche in Italia». Il Giorno del Ricordo, quindi, per non dimenticare: «Momento che serve anche al nostro Paese per fare i conti con la propria storia». Poi l’inciso: «Tanti esuli hanno trovato in città accoglienza e solidarietà». Ricci ha citato in merito «la grande figura» di Padre Damiani: «Grazie alla sua opera straordinaria – ha osservato – molte famiglie hanno potuto ricostruire qui il loro progetto di vita. Un pezzo di quel popolo è dunque una parte della nostra città. Pesaro ha già istituito un cippo in ricordo delle foibe e degli esuli: ringrazio il consigliere Biagiotti, che all’epoca fu tra i promotori dell’iniziativa in consiglio comunale». Sono intervenuti il prefetto Vittorio Lapolla, il presidente del consiglio comunale Marco Perugini, il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Marco Ugo Filisetti, il presidente dell’Ente Olivieri Fabrizio Battistelli, la rappresentante della comunità giuliano-dalmata Marialena Tamino, la docente Adriana Ivanov Danieli, la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Marcella Tinazzi. Coro del liceo musicale Marconi. Nel salone gli studenti delle scuole superiori pesaresi.