MARCHE – Cento anni dallo scoppio della Prima guerra mondiale, settanta dalla fine della Seconda. La memoria di due grandi tragedie al centro della “Giornata per la Pace” 2014, giunta all’ottava edizione e promossa dall’Assemblea legislativa con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico regionale, dell’Università per la Pace e dell’Anmig (Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra). Due grandi tragedie, ma anche e soprattutto un messaggio di speranza attraverso le note iniziali dell’ “Inno alla gioia”, presentato dal coro del Liceo Marconi di Pesaro, che hanno accolto gli oltre 400 studenti provenienti da 15 scuole regionali.
“Quella marchigiana – ha detto il Presidente del Consiglio, Vittoriano Solazzi, che è anche Vicepresidente nazionale degli Enti Locali per la Pace – è una comunità che ha sempre creduto nella centralità della persona, nel rispetto per gli altri, nella cultura della pace. Una cultura che va mantenuta viva e non solo legata agli eventi del passato, avendo la piena consapevolezza che molti Paesi sono ancora oggi interessati da guerre e conflitti pesantissimi”.
“Ma la pace – ha aggiunto Solazzi – va considerata in un’accezione molto più ampia. Va pensata come un grande contenitore dove riporre una serie di valori su cui costruire comportamenti singoli e collettivi, come il rispetto per i diritti, l’osservazione dei doveri, la cultura della democrazia, della libertà, della condivisione. A voi, ragazzi, il compito di costruire una società migliore”. Solazzi ha invitato i presenti a inviare subito un sms con scritto “Mi piace la pace!”
Concetti, quelli espressi dal Presidente, presenti anche negli interventi di saluto del Presidente del Consiglio comunale di Ancona, Marcello Milani, della rappresentante dell’Ufficio scolastico regionale, Gianna Prapotnich e del Presidente dell’Università per la Pace, Mario Busti, che si è soffermato sulle tre parole d’ordine, ritenute fondamentali per alimentare la cultura della pace: “cercare, riparare, attendere, cercare insieme il seme del cambiamento”.
Mentre scorrono le immagini di un filmato di condanna contro ogni tipo di conflitto, significativa la testimonianza di Angelo Mancinelli, classe 1923, reduce della Seconda guerra mondiale, nel 1943 internato nel campo di concentramento di Hejdi e liberato dagli inglesi nel 1945.
Il compito di concludere la manifestazione affidato a Flavio Lotti, direttore Coordinamento Enti Locali Per la Pace, che ha chiesto un minuto di silenzio per i bambini morti, nel corso di un attentato, nella scuola di Peshawar in Pakistan ed ha annunciato un “meeting di pace” da realizzare nei luoghi dove si trovavano le trincee della Prima guerra mondiale.
Al termine la premiazione dei vincitori del concorso “La pace sempre… contro ogni conflitto”, riservato agli istituti primari e secondari delle cinque province marchigiane, chiamati a presentare elaborati grafici, componimenti e video. Per i licei artistici, invece, prevista la realizzazione di “Un murales per la pace”, che dovrà essere successivamente riproposto nella scuola vincitrice. All’iniziativa hanno partecipato72 istituti, con 150 classi coinvolte per un totale di 4000 ragazzi. I premi sono andati alla classe prima C della “De Amicis” di Colmurano (600 euro), alla terza della paritaria “Maria Immacolata” di Ascoli Piceno (700), alla terza I del Liceo Ginnasio “Vittorio Emanuele di Jesi (900) ed alla seconda D dei Licei artistici Isa di Urbino (1000 euro).
Consegnato a tutti i presenti il libro “In prima linea. Storia di un uomo di pace”, a cura di Laura Fusco.