PESARO – Sabato 16 per tutta la giornata si è svolta la prima giornata del Dono nella città di Pesaro, raccolta di beni di prima necessità per le famiglie bisognose di Pesaro e dell’intera Provincia.
Un successo inaspettato per essere stata la prima iniziativa. La città di Pesaro ha risposto oltre le aspettative.
Rispettando le norme di sicurezza imposte dall’infausto periodo una folla di famiglie ha partecipato venendo a conferire le proprie donazioni presso la sede dell’iniziativa in via Toscana 111. La coda delle auto è iniziata dalle 6.30 della mattina fino alle 20.30 di sera. Circa 10 mila famiglie invece hanno ricevuto direttamente a casa la visita dei 200 volontari sparsi per l’intera città. Si è suonato campanello per campanello e i volontari hanno prelevato direttamente in casa le donazioni. Scambio di beni con i guanti e mascherine, ma come ribadito da tutti i volontari, gli occhi sorridevano ed illuminavano il gesto.
“Una iniziativa che ha coinvolto un popolo intero, permettendo la raccolta di 3476 Kg di generi alimentari. L’esperienza dello stupore, dell’amicizia e della comunità unita” commenta Angela Tringalli di Banco Alimetare.
“Lunedì mattina invece inizieremo la conta dei beni di igiene personale (sapone, detersivi, dentirfici, etc.) e di abiti (perlopiù nuovi ancora con l’etichetta la cosa che ci ha lasciati stupiti) conferiti direttamente presso la sede dell’iniziativa o prelevati sull’uscio della porta delle abitazioni dai volontari” Andrea Boccanera Onlus Gulliver Pesaro.
Il ringraziamento va inoltre ai tanti amministratori locali, forze dell’ordine presenti, personalità pubbliche, giornalisti locali e nazionali, che ribadiamo ancora seguendo le norme di sicurezza, ci hanno portato per tutta la giornata saluti e attestati di sostegno e stima. Ringraziamo i tanti parroci impegnati tra i volontari.
Ringraziamo anche tutte le famiglie dei 200 volontari impegnati nell’opera benefica, sopportando l’assenza del genitore, madre o padre, che per tutta la giornata si è impegnato sudando e togliendo tempo alla famiglia. Qui è stata la vera forza della manifestazione, sentirsi uniti nella vocazione del bene comune.
I beni raccolti saranno destinati in due canali. il cibo distribuito da Banco Alimentare attraverso le associazioni che si occupano di distribuzione di viveri alle famiglie bisognose nell’intero territorio provinciale. Beni di igiene personale ed abiti dalla onlus Gulliver con l’aiuto della rete cittadina alle famiglie bisognose pesaresi.
L’assessore Sara Mengucci, Il consigliere regionale Andrea Biancani, i tanti consiglieri comunali presenti, tutti i responsabili delle associazioni coinvolte, Andrea Mancini della Caritas, Mario Dipalma di Bracciaperte onlus, Iacopo Fiorani della Stele di Novilara, Lorenzo Montesi della Soms e ProLoco di Candelara, William Guerra dell’Ucid, ringraziano i tanti volontari coinvolti, tutte le associazioni e i propri volontari e ringraziano di cuore una intera città coinvolta e presente in questa iniziativa.
“Ringraziamo anche chi ieri si è avvicinato con diffidenza, in punta di piedi, guardando e ascoltando ed è uscito dal centro di raccolta, con una sicurezza in più di chi si sporca le mani nel fare per la comunità.
Ringraziamo anche chi ci ha guardato da lontano non comprendendo cosa significhi impegno civile e solidarietà, chiuso nel suo egoismo e alla ricerca permanente del proprio vantaggio. L’incubo del Covid è ancora presente è ha segnato profondamente le nostre vite. Possiamo ripartire in due modi. Cambiando o restando come eravamo prima.
Dobbiamo dimostrare nei fatti e nei cuori di essere stati toccati e di cambiare prospettiva, la giornata di ieri è stata una dimostrazione. Ma è un percorso, iniziato subito dopo la comparsa del Covid, dove tutte le associazioni coinvolte in questa giornata hanno ricevuto aiuto da cittadini, con donazioni di beni o tempo personale di impegno come nuovi volontari.
Questo sentimento deve restare per costruire una società migliore.
L’aiuto è stato ricevuto anche da imprese e realtà commerciali. Per un periodo, ancora ci siamo, il profitto è stato accantonato dall’aiuto e dalla solidarietà. Riporto la frase del nostro Don Adriano – conclude Andrea Boccanera -, se il profitto non ha radici nel bene comune e nel tessuto sociale è destinato ha scomparire. Perchè non serve”.