FANO – Umberto Galimberti ha stupito il pubblico accorso numerosissimo alla Rocca Malatestiana di Fano (tutti esauriti i posti da disposizioni anticovid e anche molte persone fuori Rocca ad origliarlo).
Una conferenza profonda, colta e volutamente “contradditoria” prima nel mito di “Ragione e Follia” e poi ne “Le cose dell’amore” con riferimenti a temi dell’attualità (il possesso, il femminicidio, le vaccinazione necessarie seppur non obbligatorie ecc.). Galimberti, prima dell’invento che ha aperto con successo “Comizi d’Amore” in FanoXDante (la nuova iniziativa d’eccellenza dell’estate fanese) era stato introdotto da una suggestiva interpretazione del primo canto dell’Inferno di Claudio Tombini dall’alto della Rocca con il Coro Malatestiano che ha eseguito una parte della sua nuova composizione dantesca.
Il filosofo e psicoanalista ha poi condotto la conferenza su un pulpito con fondale pittorico di Sara Forte, proponendo una affascinante trama drammaturgica citando Aristofane nel simposio conviviale di Socrate dove si discuteva di epistemologia e scienza. Il pubblico è stato rapito dalla retorica di Galimberti. Alla fine è stato in silenzio e poi ha tributato un caloroso applauso al trascinante oratore. Acquistati quasi 100 libri dopo la conferenza che da ieri hanno riempito la grande biblioteca del sapere.