Fusione dei comuni, Montemaggiore R(esiste).

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MONTEMAGGIORE AL METAURO – Sabato 18 marzo nuova protesta di fronte al Municipio di Montemaggiore dove ormai da mesi è collocato il presidio dei cittadini che protestano per la decisione di effettuare la fusione dei Comuni nonostante i cittadini di Montemaggiore si siano opposto attraverso un referendum.
Nello specifico si protestera’ contro la decisione del Commissario prefettizio di opporsi al ricorso al TAR che l’associazione “Montemaggiore (R)esiste” sta portando avanti e per cui il 24 marzo prossimo è attesa la pronuncia.

Come fa notare Maria Giovanna Cenerelli, presidente dell’associazione: “275 elettori del Comune di Montemaggiore al Metauro sono ricorsi al Tar, a proprie spese,  per annullare la delibera con la quale 9 Consiglieri Comunali hanno ignorato la volontà democraticamente espressa dal popolo di Montemaggiore al M. e hanno disatteso tutti gli impegni presi dall’ex sindaco calpestando clamorosamente la volontà popolare.
I 275 cittadini vogliono riaffermare, con il loro ricorso, due principi costituzionalmente sanciti: La sovranità popolare e il diritto all’autonomia comunale“.
“Di fronte a questo giusto ricorso – afferma la Cenerelli – il Commissario Prefettizio ha scelto di opporsi, ovviamente con i nostri soldi.
Questo atto non era dovuto, nessun obbligo la legge stabilisce nei casi come il nostro.
Lo stupore aumenta e ci fa definire la scelta infelice perché effettuata da un funzionario strettamente legato alle funzioni di Governo.
In tale veste e trattandosi di un conflitto giuridico attinente principi costituzionali, ci attendevamo una cortese e stretta neutralità a difesa degli interessi di tutti i cittadini coinvolti, non solo quelli di Montemaggiore al M., ma anche quelli di Serrungarina e Saltara.
Avevamo già segnalato al Commissario stesso, seppure in forma esclusivamente verbale, che ci avrebbe stupito che un funzionario di Governo prendesse le difese di chi palesemente non aveva mantenuto la parola data, quindi del Sindaco di Montemaggiore, e di un Consiglio Comunale che, a differenza di casi analoghi, come quello di Campegine e Saludecio, avevano rispettato il volere popolare e revocato la delibera interrompendo il processo di fusione.
Non è certo né bello né educativo che un funzionario pubblico di buon livello si sia fatto coinvolgere con propria autonomia decisionale a tutelare il comportamento dell’ ex Sindaco e del Consiglio Comunale di Montemaggiore.
Fiduciosi che la Magistratura sappia accogliere la nostra istanza di autonomia proseguiamo nelle azioni intraprese.
Sabato mattina – conclude la Cenerelli – presso il presidio  in piazza Italia a Montemaggiore, presidio che va avanti da mesi, i cittadini protesteranno contro la decisione del Commissario Prefettizio di opporsi al ricorso”.

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