FANO – Il 56,4% degli abitanti di Fano è a conoscenza del progetto di fusione tra Aset Spa e Aset Holding: è uno dei dati che emerge da un’indagine realizzata dal LaRiCA, il Laboratorio di Ricerca sulla Comunicazione Avanzata dell’Università di Urbino “Carlo Bo”, presentato nel pomeriggio nel corso del convegno ‘Il valore della aggregazione: cosa possono fare le società di servizi pubblici per il rilancio dell’economia del territorio’.
L’indagine, effettuata su un campione rappresentativo di cittadini, puntava a conoscere le loro opinioni e gli atteggiamenti nei confronti dei diversi modelli di gestione dei servizi pubblici locali e, in particolare, sul tema dell’aggregazione societaria tra Spa e Holding.
I fanesi non hanno pregiudizi verso una gestione privata dei servizi pubblici locali, ma prediligono una gestione pubblica (25,7%) a quella privata (16,8%). Quali le differenze? Il 58,5% dei cittadini di Fano è d’accordo sul fatto che il privato possa garantire una maggiore efficienza, mentre il 64,4% concorda che le aziende pubbliche siano più vicine ai cittadini e abbiano una maggiore sensibilità verso lo sviluppo del territorio. I cittadini sono aperti a una gestione privata dei servizi se questa ne garantisce la qualità, ma la gestione deve essere locale: infatti il 56,4% predilige una piccola società, che conosca la realtà del territorio e i suoi bisogni, rispetto a una grande società di servizi (preferita da solo il 21,8%). Coerentemente con queste posizioni, la maggioranza degli intervistati (54,5%) valuta positivamente le aggregazioni di società pubbliche e private nell’erogazione di servizi pubblici in generale.
Rispetto a questo quadro generale, poi, la maggioranza relativa dei cittadini è tendenzialmente favorevole all’aggregazione tra Aset Spa e Aset Holding: si tratta del 32,7% a fronte di un 15,8% non favorevole. Tra i possibili benefici della fusione, quello che viene maggiormente percepito dai cittadini è la razionalizzazione, che consentirà una riduzione dei costi di gestione dei servizi (dal 57,3% del campione).
“I cittadini di Fano si orientano maggiormente per il sì all’aggregazione tra le due società – ha spiegato la prof.ssa Lella Mazzoli, direttore del LaRiCA -, ma il vero dato è la mancanza di informazione su un tema importante per il territorio: occorre informare chi sa della fusione, ma non ha sufficienti elementi di valutazione e sensibilizzare chi ancora non sa”. Il 51,5% dei cittadini, infatti, ritiene di non avere sufficienti informazioni per esprimersi favorevolmente o meno sulla fusione e addirittura il 71,3% sostiene che i cittadini non hanno sufficienti informazioni sugli effetti di una fusione su qualità e costi dei servizi.
“Le aggregazioni di società di servizi rappresentano un valore aggiunto, purché tengano conto anche del territorio in cui operano”. Così il sindaco di Fano, Massimo Seri. “Indubbiamente – ha aggiunto – il tema è complesso e presenta diverse articolazioni, basti pensare alla gestione di ambiti che riguardano la salvaguardia di forme di gestione virtuose esercitate in house”. Seri ha assicurato che “per quanto riguarda il processo di fusione tra Aset Spa e Aset Holding, questo va avanti secondo i tempi e i piani previsti”.
Secondo il presidente di Aset Spa, Lucia Capodagli, “i cittadini hanno la consapevolezza che la strada della fusione tra le due società voluta dalla giunta Seri sia giusta e conveniente: è un segnale di maturità, una risposta chiara anche alle perplessità sollevate da alcuni, talvolta in maniera strumentale, che puntano al mantenimento dello status quo”. “L’impegno di Aset Spa e del suo management sarà, dunque, ancora più deciso per completare in brevissimo tempo la fase di preparazione alla fusione – ha aggiunto -, un’operazione straordinaria che solo le proprietà possono deliberare. Sta agli amministratori gestirla al meglio, individuando e comunicando in maniera chiara e trasparente ai cittadini i vantaggi e i futuri investimenti generati da questa operazione, che è stata per troppo tempo rimandata”.
ASET S.p.A.