Frate francescano scivola in un dirupo. Salvato dopo dieci ore

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FANO – Era partito da Roma per trascorrere un periodo di riposo nel convento dei Frati Minori a Mombaroccio di Pesaro-Urbino. Poi per un impellente bisogno fisiologico che può capitare a chiunque durante un viaggio, ha accostato l’auto sul ciglio della strada, a Pontericcioli vicino Cantiano,  e ha fatto qualche passo dietro la vegetazione per evitare sguardi indiscreti. Ed è in quel momento che accade l’imprevedibile. Il terreno bagnato lo ha fatto scivolare di qualche metro senza dargli la possibilità di rialzarsi e risalire. Protagonista di questa brutta avventura è Padre Luigi Perugini, 76 anni, Frate minore francescano. Nella caduta ha perso dalle tasche anche il cellulare che aveva addosso. E da quel momento, erano le 15 di venerdì 5 agosto, di lui non si hanno avuto più notizie. A intuire che qualcosa fosse successo è stato Padre Tommaso Fiorentini (nella foto), il Guardiano del convento di Mombaroccio, dopo aver contattato al telefono il confratello senza ricevere risposta. Il cellulare squillava a vuoto, facendo intuire il peggio. Ha chiamato Damiano Bartocetti (nella foto), Presidente delle Pro Loco provinciali che da sempre è legato ai frati del santuario per farsi aiutare. Bartocetti ha allertato subito i carabinieri che all’istante hanno avviato le procedure per rintracciare, col segnale Gps, la cella del telefonino del religioso.

Ed è stato il sistema di rilevamento della posizione che ha portato i carabinieri di Saltara, coordinati dal comandante Antonello Pannaccio, sulle strada giusta e a ritrovare la Fiat Punto grigia del frate localizzata a Pontericcioli, un paese di 60 anime poco distante da Cantiano. Nel frattempo però erano già trascorse molte ore, e in quella zona si erano già abbattuti due forti temporali nel pomeriggio. Padre Luigi li ha presi entrambi, restando immobile laggiù nella scarpata, in mezzo alla folta vegetazione, senza muoversi per evitare di precipitare ancora più in basso e peggiorare la situazione. Contro l’anziano religioso ci si sono messe anche le temperature che, nonostante il periodo, con i temporali sono scese di parecchi gradi.

Quando i militari di Saltara lo hanno trovato, Padre Luigi era vigile, impaurito e infreddolito. Il frate ha riconosciuto la voce di Bartocetti, i due sono amici di lunga data. Lui l’ha chiamato per nome e da quel momento è iniziato un colloquio a distanza per tenerlo vigile e sveglio. Il resto lo hanno fatto i Vigili del Fuoco di Cagli che lo hanno recuperato con una barella e caricato su un’ambulanza del 118 poco prima delle 2 di notte. Adesso Padre Luigi è in una stanza dell’ospedale di Urbino, era arrivato lì in uno stato di ipotermia avanzata. Sta meglio, forse verrà già dimesso nelle prossime ore. “E’ stato un grande lavoro di squadra, ha riferito ancora emozionato Bartocetti al telefono: salvare la vita ad una persona è qualcosa che non si riesce a spiegare con le parole. I carabinieri hanno fatto un lavoro straordinario, a partire dal colonnello Filoni e al Capitano De Gori del Comando Provinciale dei Carabinieri di Pesaro che hanno seguito ogni istante tutte le operazioni di soccorso”. Felici anche i confratelli di Padre Luigi che non potevano festeggiare meglio con un fratello ritrovato, le prossime festività in programma al Santuario del Beato Sante .

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Damiano Bartocetti con Padre Tommaso

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Carabinieri e Vigili del Fuoco mentre scendono a recuperare Padre Luigi nella scarpata

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