Gravi situazioni di illegalità per quel che riguarda il benessere animale sono state riscontrate nelle province di Ascoli Piceno, Fermo e Pesaro Urbino dal Corpo forestale dello Stato, impegnato a monitorare il commercio di animali d’affezione sul web. L’operazione ‘Cuccioli in rete’ ha portato al sequestro, a Montegiorgio (Fermo), di 8 cuccioli di cane strappati alla mamma a soli 40 giorni, tenuti in una stalla buia e maleodorante di circa 4 mq, con poca acqua putrida a disposizione e il pavimento coperto di escrementi. Una donna, che commercializzava i meticci presentandoli come cani di razza, è stata denunciata per maltrattamento e truffa.
A Grottammare, invece, sono stati sequestrati 19 gatti costretti a vivere al buio in un appartamento maleodorante pieno di immondizia ed escrementi. Il personale della Forestale di San Benedetto del Tronto, in collaborazione con i Servizi veterinari e l’Ufficio di Igiene e Sanità Pubblica è riuscito a entrare solo con l’ausilio del vigili del fuoco. I mici sono stati affidati a una struttura idonea. Denunciate due donne, che rischiano pene fino a un anno di reclusione e multe fino a 15.000 euro. In Provincia di Pesaro 96 controlli e 28 sanzioni amministrative sono il bilancio provvisorio della campagna di controllo. In 25 casi i cani controllati sono risultati non iscritti all’anagrafe canina, in tre è stato riscontrato l’uso di collari a impulsi elettrici, vietato dalla norma e capace di produrre seri disturbi all’animale. Infine a Trecastelli (Ancona), in un allevamento di cani di razza ‘toy’, sono stati t rovati 6 chihuahua non iscritti all’anagrafe canina; riscontrati anche il mancato rispetto delle superfici minime per la detenzione di cani e la mancanza di un reparto adibito ambulatorio veterinario.