FANO – Il Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce (7-10 settembre 2017 / Lungomare Simonetti / Fano, PU) torna quest’anno a farsi palcoscenico della cultura gastronomica internazionale e ambasciatore della tradizione marinara locale e, per festeggiare i suoi 15 anni, propone tante, gustosissime novità che, da un lato rispondono alla spettacolarizzazione di un’identità culturale, dall’altra guardano con occhi sempre nuovi ad una internazionalizzazione di questa identità.
Show cooking, musica, convegni, lezioni di cucina, talk show, spazio bimbi e una gustosissima serata internazionale animeranno quest’anno la Spiaggia del Gusto e, a grande richiesta, ma con una nuova formula torna il Palabrodetto, dedicato alle degustazioni e spazio “al servizio” di ciò che avviene di giorno in giorno sul palcoscenico. Dunque, la formula dei cooking show aperti al pubblico, che tanto successo ha riscosso lo scorso anno, non cambia, ma vi si aggiunge, quest’anno, la possibilità di degustare i piatti presentati semplicemente spostandosi dalla platea al Palabrodetto al termine di ogni cooking show.
L’altra grande novità dell’edizione 2017 sono i gemellaggi. La manifestazione, infatti, forte ormai della storia del suo successo, ha messo in piedi molte importanti collaborazioni con realtà italiane e straniere ed in particolare con il Cacciucco Pride di Livorno, con l’Apatinske Ribarske Večeri di Apatin (Serbia) e, in onore della Fideuà, anche con Gandia (Spagna).
Quella tra il Cacciucco Pride e il Festival Brodetto è una collaborazione avviata per approfondire le tradizioni marinare italiane, una sorta di coast-to-coast Adriatico-Tirreno e ritorno, alla scoperta delle cucine regionali e una contaminazione che si muove tra le due sponde per rimarcare l’unità di un’Italia che, nonostante le differenti inflessioni dialettali, è tutta circondata dal mar Mediterraneo. Al Cacciucco sarà dedicato il cooking show di venerdì 8 settembre: alle ore 20.00, infatti, il palco centrale ospiterà, la chef livornese Olimpia Nocera che porta a Fano non solo il cacciucco toscano, ma anche l’occasione di un profondo confronto tra marinerie dalle tradizioni molto differenti.
Diverso il caso di Apatin e della sua particolare zuppa. In Serbia, infatti, lo sappiamo tutti, il mare non c’è. Però Apatin è bagnata da uno dei fiumi più grandi d’Europa: il Danubio. E, proprio come per il Brodetto di Fano, dalla tradizione dei marinai che solcano e hanno solcato le acque del Danubio nei secoli, è nata una tipica zuppa di pesce di fiume che si cucina ancora oggi, come in passato, dentro paioli su fuochi all’aperto: l’Apatin riblji paprikas a cui è dedicata, da oltre 54 anni, l’Apatinske ribarske večeri, famosa manifestazione che anima per quattro giorni il lungo fiume della cittadina. Così, per la prima volta in quindici anni, la tradizione delle zuppe di pesce si getta dal fiume al mare dopo un viaggio di oltre 1.000 km.
A questa ricetta e a quella spagnola della Fideuà di Gandia, altra zuppa di pesce tradizionale che nasce sulle imbarcazioni dei pescatori prima di arrivare nei ristoranti e che differisce dalla paella per l’utilizzo della pasta al posto del riso, il Festival del Brodetto dedica la serata INTERNAZIONALE di sabato 9 settembre: alle 20.00 il palco centrale ospiterà, infatti il doppio cooking show di Serbia e Spagna. Uno spettacolo da non perdere, non soltanto per i gusti esotici dei piatti che verranno presentati, ma anche per la grande importanza che rivestono la storia e la cultura di marinerie diverse dalla nostra che hanno saputo produrre delle tradizioni altrettanto radicate nei popoli quanto quella del brodetto. Sarà anche, quello di sabato, un cooking show particolarmente scenografico perché se la Spagna cucinerà la sua Fideuà sul palco, la Serbia allestirà fuochi e paioli a terra portando a Fano un pezzetto di quel “Bel Danubio blu” tanto decantato.
Altri due gli appuntamenti importanti con lo spettacolo della cucina sul palco. Giovedì 7, infatti, protagonista del cooking show di apertura sarà il mitico Giorgione, al secolo Giorgio Barchiesi, protagonista della trasmissione “Giorgione – Orto e Cucina” su Gambero Rosso Channel. “È grande e grosso – scrivono di lui – dal carattere aperto e sensibile come un vero compagno di avventure. Nel suo orto coltiva di tutto, alleva animali di ogni tipo e cucina come si deve”. Ma soprattutto “gli piacciono le cose belle e quelle buone” e il Brodetto pare essere una di queste tanto che presenterà “Brodetto di Pesce alla Giorgione”, una sorpresa per tutti. In chiusura della kermesse fanese, invece, domenica 10 settembre, protagonista della serata sarà Andrea Mainardi, Chef Maina. Proprietario del primo, ed unico, ristorante italiano con un solo tavolo (Officina Cucina – Brescia), conduttore di Ci Pensa Mainardi e ospite fisso de La Prova del Cuoco, presenterà al Festival un brodetto affumicato da leccarsi i baffi. Alla fine di ognuno dei cooking show sarà possibile degustare le ricette preparate sul palco in abbinamento ai migliori vini del territorio proposti da Bianchello d’autore, nei locali del nuovo Palabrodetto.
Molti altri gustosissimi appuntamenti saranno in calendario alla Spiaggia del Gusto nei quattro giorni della manifestazione, presentati dalla voce della “storica” trasmissione Decanter di Radio2 Federico Quaranta. Come da tradizione, infatti, il Festival ospiterà, oltre agli show cooking, anche musica, spettacoli, convegni, talk show, lezioni di cucina marinara in collaborazione con la Confraternita del Brodetto e quattro coinvolgenti presentazioni di libri, una per sera. Si inizia giovedì 7 con il “sequel” degli “Aristopiatti”: ”Santa pietanza. Tradizioni e ricette dei santi e delle loro feste” di Lydia Capasso e Giovanna Esposito (Guido Tommasi Editore-Datanova, 2017).
Da non perdere poi l’appassionante seconda edizione della gara tra cuochi non professionisti “El brudet de casa – premio BCC Fano”. Vinta lo scorso anno dal fanese Luca Travaglini, “El Brudet de casa – premio BCC Fano” è una disfida verace e tutta cittadina che vedrà quattro coraggiosi fanesi cucinare in diretta sul palco centrale della manifestazione venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 settembre prossimi finché… non ne rimarrà soltanto uno! A presiedere la giuria tecnica saranno i componenti dell’Accademia della Cucina Italiana che dovranno valutare non soltanto il gusto e la presentazione dei singoli piatti, ma anche la loro coerenza con la tradizione locale.
Come ogni anno, poi, un posto di primo piano è riservato alla musica. Altra novità di quest’anno, infatti, è che la Spiaggia dello Spettacolo raddoppia. Ogni sera sarà possibile scegliere tra due proposte musicali: quella del palco centrale, dove si esibiranno in ordine di serata Stranivari, Bungaro, Alessia Martegiani & Maurizio di Fulvio Trio e la Eusebio Martinelli Gipsy Orkestar, e quella dello spazio “Fish & Music”, un’area dedicata agli aperitivi, allo street food e alla musica acustica dove gli spettatori potranno godere della musica di Alte Feuilp, Falò, Clajarò e Hans Delbruck Trio.
Restano, infine, confermate tutte le iniziative che nel corso degli anni hanno contribuito alla crescita del Festival: ampio spazio alla mostra mercato, alla cucina di strada con vari punti ristoro, ai bambini con BRODETTO KIDS e, dopo lo straordinario successo degli ultimi anni, il Fuoribrodetto, l’iniziativa collaterale del Festival che prevede la possibilità, dal 10 settembre al 22 ottobre, di gustare, al prezzo convenzionato di 16 euro (bevande escluse), il piatto della tradizione marinara fanese in tutti i ristoranti aderenti.
“Il brodetto o zuppa di pesce che dir si voglia – afferma Confesercenti, ente organizzatore della manifestazione – è l’espressione più tipica e tradizionale delle città marinare, in cui la storia, la cultura e le risorse del luogo si coniugano in interpretazioni originali e sempre diverse. Il Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce, giunto alla sua quindicesima edizione, rappresenta un’occasione unica nel panorama enogastronomico per scoprire e mettere a confronto le migliori interpretazioni del piatto. E quest’anno, in particolare, si è puntato a dare alla manifestazione un ‘profumo’ internazionale introducendo due gemellaggi che portano a Fano da un lato il gusto della Spagna, rappresentata dalla Fideuà, ricetta tipica di Gandia e dall’altro quello della Serbia, con la tradizione della Riblji Paprikaš, stufato di pesce di fiume tra i più apprezzati al mondo. Se è vero, inoltre, che l’enogastronomia rappresenta un fattore determinante per la ripresa del settore turistico e per lo sviluppo economico di un territorio, questa iniziativa, costituisce un’espressione di eccellenza nel vasto panorama della cultura gastronomica tanto che il suo crescente successo e la sempre maggiore attenzione nei suo confronti, permettono oggi di offrire un evento dalla qualità consacrata e indiscutibile. Perché il Festival non è soltanto una semplice occasione di degustare il piatto in tutte le sue declinazioni, dal cooking show alla ricetta tradizionale di cuochi non professionisti, ma anche conoscenza ad ampio raggio di tutto ciò che ruota intorno a questo piatto e all’ambiente che lo ha generato. Prova ne è la particolare attenzione, quest’anno dedicata alla promozione della pesca e del pescato dell’Adriatico secondo le indicazioni del Fondo Europeo per il Mare e la Pesca (FEAMP) 2014-2020 e la strategia di sviluppo locale attuata dal GAC Marche Nord. E, in una cornice dove il mare è protagonista assoluto, non ci sono soltanto spettatori, ma ognuno è parte importante ed attiva di tutto questo. Ecco perché il Festival si caratterizza sempre di più come una manifestazione popolare, partecipata e circondata dall’entusiasmo di tanti cittadini e turisti. Espressione vera, sincera della cultura e della storia locale”.
L’anno prossimo il festival sarà spostato a Pesaro per dargli un respiro più internazionale!
M.R.