MARCHE – “Mi impegnerò con tutte le forze in Regione per il ripristino la ferrovia Fano-Urbino”. C’è chi è diventato solamente in campagna elettorale sostenitore del ripristino della tratta ferroviaria e chi, come Antonio Badellli, candidato in consiglio regionale con Fratelli d’Italia lo è sempre stato. “La coerenza non si compera al supermercato – esordisce Baldelli -. In provincia, da consigliere, proposi la riapertura della ferrovia ma fu fortemente avversata da Matteo Ricci il quale su quella tratta vuole farci una pista ciclabile! Non dimentichiamoci che Ricci è uno degli sponsor maggiori di Ceriscioli, il candidato alla presidenza del Pd!” Per Baldelli riaprire la storica ferrovia, chiusa dal 1987, è fondamentale per lo sviluppo delle infrastrutture e il rilancio turistico e non solo della provincia di Pesaro e Urbino.
“Dopo la mozione approvata dallo scorso consiglio con cui si impegna la Regione a chiedere alle Ferrovie la revoca del decreto di dismissione della linea Fano-Urbino e proporre il trasferimento gratuito della titolarità della tratta dalle Ferrovie alla Regione Marche, ora bisogna concretizzare per riaprire finalmente questa infrastruttura fondamentale e strategica per il territorio. Sento da più parti, da chi fino all’altro giorno ha amministrato la Regione, che la riattivazione sarebbe vicina, che con la presentazione del progetto preliminare non mancherebbe molto.
Di questi tempi fioccano le promesse elettorali. Ho sempre creduto in questo tipo di mobilità, tanto che mi son battuto costantemente anche per ripristinare la tratta ferroviaria Pergola-Fabriano, chiusa a causa di un dilavamento della base della massicciata ferroviaria in località Monterosso di Sassoferrato. Ho anche proposto e continuo a proporre l’unificazione delle due tratte Pergola–Fabriano e Civitanova–Macerata–Fabriano. Questo provvedimento non solo porterebbe un considerevole risparmio, in una necessaria riorganizzazione del trasporto pubblico locale regionale, ma unirebbe la nostra regione con un’unica superstrada ferrata interna, in grado di collegare la provincia di Macerata a quella di Pesaro passando per Fabriano, con tempi di percorrenza ridottissimi e utilizzando un’infrastruttura esistente che non necessita di alcun tipo di nuovo investimento. Con questo progetto e il ripristino della Fano Urbino, si agevolerebbe il trasporto pubblico carente di mezzi e strutture viarie efficienti e al contempo si favorirebbe il turismo, anche in zone periferiche. Altro aspetto molto importante, il supporto alla mobilità dolce e agli spostamenti locali, il tutto in modo ecologico e sostenibile”.