MONDOLFO – Un uomo di 54 anni è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Fano che sono riusciti a ricostruire un accoltellamento avvenuto tra le mura di casa a Marotta di Mondolfo. I fatti risalgono alla sera del 14 novembre quando, intorno alle 19, la centrale operativa ha ricevuto una chiamata dal 118, che aveva soccorso un giovane di 24 anni per una ferita da arma da taglio all’addome. Insieme a lui, in casa c’era anche il padre il quale aveva raccontato ai carabinieri di aver provocato la ferita al figlio, in modo accidentale, mentre tagliava il prosciutto. L’uomo aveva indicato anche un coltello a seghetto lasciato sopra il tavolo. La sua ricostruzione, però, non ha convinto le forze dell’ordine che non solo hanno trovato delle tracce di sangue non in cucina bensì nel corridoio verso il bagno, dove quindi sarebbe avvenuto l’accoltellamento, ma si sono recati anche nell’ospedale di Ancona dove era stato ricoverato il ragazzo. Inoltre, è stata trovata nel lavandino la vera arma utilizzata e cioè un coltello a punta, con una lama di 20 cm, utilizzato di solito per scopi diversi in cucina. Messo alle strette, l’uomo, che ha perso il lavoro 5 anni fa e che fa spesso uso di sostanze alcoliche, ha confessato di aver avuto un litigio con il figlio, sfociato nell’aggressione. Per fortuna il taglio provocato non è profondo e il 24enne se la caverà con 15 giorni di prognosi.
Il padre è stato arrestato e condotto nel carcere di Villa Fastiggi. Ieri mattina si è svolta la direttissima e il giudice ha applicato la misura dell’allontanamento dalla casa familiare. In più l’uomo non potrà più avvicinarsi né al figlio, né alla moglie, anche lei vittima in passato di aggressioni, entro un raggio di 200 metri, ovunque essi si trovino.